Descrizione

"La dove il sole tramonta, il Signore Luminoso scelse gli eletti destinati a portare l’alba. Capelli tessuti dai raggi del sole, pelle dorata e sguardo di smeraldo, i Siry vennero scelti per portare il nome di Jeddah tra genti straniere e pagane"
- dal Diario Epistolare del Custode Darren Aureo.

I Siry

Gli Eletti di Jeddah

Popolo di balli, intrighi, pittori puritani ed epistolanti lussuriosi, i Siry amano l’esaltazione delle arti, i colori delle sfide e l’esibizione dei cannoni, consci dell’instabilità dell’esistenza e per questo portati ad una febbre di successo e di dominio. Compagine variegata di umanità, la prodiga raffinatezza ciarliera e l’inflessibile assoluto di antichi costumi sono le sue vette opposte, tra le quali si apre una baia di infinite possibilità e combinazioni. Jeddah, Signore del Mondo, sembra compiacersi degli stratagemmi non sempre leciti dei suoi figli per emergere, così come, al pari, benedice i più puri e onesti con vite spartane e monde da preoccupazioni. Retaggi antichi e nuovi ricchi si mescolano in danze quasi mai affiatate, mentre il popolo, nei suoi abissi giornalieri, coglie ogni barlume di privilegio per garantirsi uno status maggiore. L’onore che si deve al sangue o alle manovre economiche è portato alto su campi di battaglia o in ricevimenti altrettanto pericolosi e la fede incrollabile, spesso, è l’unico conforto di chi è alla mercé dei soprusi e di un clientelarismo stringente, dalle alterne fortune.

La religione e l’approvazione sociale sono i pilastri fondanti di un popolo millenario, protagonista e antagonista della propria storia. Dal principe al pescatore, ogni Siry professa tanto il suo amore per Jeddah, quanto per l’educazione e il ben vestire. Operosi, smargiassi, nelle ricorrenze e nelle celebrazioni devono stupire e la bellezza è un culto da nutrire con ogni vezzo. La leggerezza di vivere si accompagna, come insperata sorella, al fiero orgoglio militare e marinaresco, in una città che ricorda con lirismo la propria stima di impero di un tempo. Calorosi, ingegnosi, votati allo scherzo e all’imbroglio, i Siry si cullano in un comune sentimento di fratellanza nazionale, nel quale la tavolozza della gerarchia non ha tinte sempre nette. Votati al compiacimento e alla propria immagine e liberi di pensiero in una società dalle ferree regole di antico galateo e di piramidali clientele, i Siry immolerebbero ogni cosa possibile per la dignità del proprio sangue.

Descrizione
Ducati
Organizzazioni
Correnti Religiose
Fazioni Politiche

Storia

"Il tramonto non mi preoccupa, poiché esso è necessario per annunciare una nuova e gloriosa alba"
- Araldo Johan Thorne.

  • L’Impero di Sirycae

    La storia dei Siry inizia con il tempo della Grande Glaciazione, quando un improvviso cambiamento climatico costrinse le svariate popolazioni umane residenti nella zona settentrionale del Continente Orientale a migrare per cercare una nuova dimora. Sebbene la maggior parte di quei popoli cercò immediatamente riparo nel meridione del continente, altri, più coraggiosi o disperati, scelsero una strada assai più crudele costituita dai ben poco stabili istmi di ghiaccio che portavano verso lo sconosciuto occidente. Le intrepide popolazioni che affrontarono quell’esodo periglioso furono infine ricompensate con l’approdo in una terra vasta e sterminata: il Continente Occidentale.

    Non vessati dalle continue scorribande di rivali e con una enorme disponibilità di terre, i primi abitanti dell’Occidente goderono di un’autentica età dell’oro durante la quale ad essi fu consentito espandersi ed occupare ogni anfratto della propria terra dando vita a migliaia di piccoli staterelli, città stato e nazioni tribali che crebbero indipendenti e libere fino a quando quattro tra di esse non riuscirono ad ottenere una prosperità tale da esercitare un’egemonia sui propri vicini. Queste quattro grandi potenze, note con il nome di Arcontee, riuscirono a porre sotto il proprio giogo i quattro angoli del continente, ponendo fine all’età dell’oro e dando il via ad un’era di guerra per la supremazia. Nel corso dei secoli gli scontri tra Arconti rivali iniziarono a richiedere un tributo in ricchezze e vite umane sempre più esoso, spingendo la moltitudine dei propri popoli vassalli sull’orlo della rovina. Fu proprio uno di questi piccoli stati clienti, la città stato di Sirycae nel centro del continente, a dare il via all’ennesima era di cambiamento. Il signore della città, Alaxandor Aurepide, stanco di acconsentire alle richieste del proprio signore, l’Arconte dell’arcontea occidentale di Corcira, insorse in aperta rivolta spalleggiato da decine di piccoli potentati e dalla tribù dei mistici Magoi, misteriosi sacerdoti dotati di poteri sovrannaturali garantiti dal proprio nume tutelare, la Grande Salamandra. Contro ogni aspettativa, Alaxandor riuscì a sconfiggere l’Arconte di Corcira in battaglia ottenendo immediatamente il supporto di un numero crescente di piccoli staterelli e garantendosi persino il sostegno degli Arconti dell’Arcontea settentrionale di Trancade, che preferirono allearsi con il giovane sovrano piuttosto che opporglisi. Alaxandor dedicò la sua vita alla distruzione del potere degli Arconti riuscendo a piegare la loro resistenza dopo varie decadi di campagne militari. Al culmine della propria potenza, il sovrano schiacciò i propri rivali costringendo i quattro Arconti ad un giuramento di perpetua fedeltà. Nominalmente il Continente Occidentale si era unito sotto un'unica grande entità: l’Impero di Sirycae.

    Nonostante a molti poeti piaccia ricordare l’Impero di Sirycae come un’unica entità, la realtà è che alla dinastia degli Aurepide furono richiesti svariati secoli per riuscire ad esercitare un vero controllo sul caotico mare di stati del Continente Occidentale, secoli durante i quali i sudditi dell’Impero di Sirycae poterono godere di tutti i vantaggi comportati dalle continue campagne imperiali di conquista. La crescita e la pace imperiale si esaurirono ironicamente con la conquista effettiva di tutto il continente: l’ultimo Imperatore della dinastia degli Aurepide, Baticle, morì dopo aver sconfitto e assoggettato una coalizione ribelle di città stato meridionali e dopo aver fatto eliminare i propri figli a seguito di una “probabile” congiura di palazzo. La morte di Baticle causò immediatamente una guerra di successione che riportò gli eredi degli antichi Arconti a cercare di reclamare per se il trono imperiale, trascinando l’Impero in quasi cinque decadi di conflitto durante i quali Sirycae venne devastata. Al culmine di tale guerra fratricida nessun Arconte riuscì ad emergere chiaramente vincitore, mentre svariati potentati minori elessero a propria volta un campione, Alcino Vandecchi, un povero ma valente comandante militare. Invece che continuare il conflitto, quest’ultimo propose agli Arconti una nuova soluzione: essi avrebbero nuovamente piegato la testa nei suoi confronti eleggendolo Imperatore in cambio di maggiori autonomie e potere, soluzione che venne accettata dando inizio al dominio imperiale dei Vandecchi.

  • Il Culto di Jeddah

    I due secoli di dominio della Dinastia Imperiale dei Vandecchi coincisero con il periodo di massima espansione dell’Impero di Sirycae, espansione che ben presto si rivelò pericolosa per lo stesso impero. Sprovvista di nuove terre da invadere per garantire afflusso di schiavi e ricchezze, l’economia imperiale iniziò a collassare su se stessa portando ad un’inevitabile stagnazione sociale che degenerò ben presto in miseria e povertà per gran parte della popolazione. Nuovi culti e religioni pauperistiche trovarono i propri natali in questo periodo turbolento, fungendo da naturale sfogo al disagio sociale ed alla voglia di riscatto degli strati più umili della popolazione. Gli Imperatori Vandecchi cercarono di arginare il problema come meglio poterono, eliminando profeti di sventura e culti radicali e comprando con l’oro ed un posto nel clero imperiale quelli meno propensi alla lotta armata. Questo finché un nuovo credo non sorse sconvolgendo il sottile equilibrio.

    In una delle regioni occidentali dell’Impero, lungo la foce di un fiume chiamato Thorne, un giovane pescatore iniziò a predicare la parola di una nuova e strana divinità, che pretendeva di essere riconosciuta come unico nume esistente. Man mano che passavano gli anni, l’umile pescatore raccoglieva dietro di se sempre più seguaci, convinti dalle sue parole dai misteriosi poteri in suo possesso capaci di compiere prodigi e garantire l’esistenza di quello strano dio solare, Jeddah, il Signore Luminoso . Il nome di quel portentoso Araldo era Petyr Thorne, ed in poco tempo egli ed il nume che rappresentava riuscirono a radunare alle proprie spalle un gran numero di fedeli, dagli umili straccioni che vedevano nelle promesse di eterna beatitudine del dio una speranza per il futuro, all’alta nobiltà imperiale, due Arconti inclusi, allettati dall’idea di conquistare il mondo intero nel nome di Jeddah.

    Il potere del Culto di Jeddah crebbe a dismisura tanto da costringere l’Imperatore a richiamare l’Araldo Petyr nella capitale di Sirycae per trattare l’ingresso della nuova religione nel novero di quelle approvate dal clero imperiale. I più arditi si spinsero a pensare che il sovrano Vandecchi volesse acconsentire a rendere il Culto di Jeddah l’unico credo dell’Impero, in modo da sfruttarlo per creare ulteriore consenso dietro il proprio trono e la propria figura. Quale fosse il piano dell’Imperatore non ci è dato a sapere: le trattative tra i ministri del Culto e del Clero Imperiale si arenarono quando l’Araldo Petyr Thorne affermò che l’ubbidienza degli uomini doveva essere rivolta prima a Jeddah e solo in un secondo momento all’Imperatore, creando una frattura insanabile che degenerò rapidamente in un conflitto armato.

    Per più di una decade, le forze dell’Impero di Sirycae e quelle del Culto di Jeddah si affrontarono in una feroce guerra nota con il nome di Guerra per la Fede , un conflitto talmente violento e grande che lasciò Sirycae stessa in ginocchio. Nonostante una prima fase vittoriosa, il supporto di due grandi Arconti delle potenti famiglie di Ortega e Vilcenzi , il Culto di Jeddah finì per perdere territorio e potere dopo un fallimentare assalto a Sirycae stessa, facendo dubitare in molti della potenza di Jeddah e del suo Araldo. Nonostante ciò, Petyr Thorne sconvolse ancora una volta le carte in tavola quando comunicò ai suoi discepoli di aver ricevuto una visione direttamente da Jeddah. Compiaciuto dalla fede dimostrata dai suoi discepoli, il Signore Luminoso aveva mostrato al suo Araldo una nuova terra ad oriente, benedetta e pronta ad accogliere il proprio popolo. Questo evento, noto come la Rivelazione di Morea segnò l’inizio del Calendario del Culto di Jeddah (anno 0) e l’inizio di una massiccia migrazione di Siry dal continente occidentale verso quello orientale.

    Petyr Thorne guidò il primo gruppo di volenterosi coloni, affrontando una lunga traversata, prima di sbarcare in quella nuova terra promessa: il Bannoch. Ad attenderli, oltre ad un terreno rigoglioso vi era qualcosa che lo stesso Petyr Thorne non si aspettava di trovare: i Fynn.

  • La Conquista dell’Oriente

    I Fynn passarono oltre un anno a tenere sotto controllo gli stranieri, impedendo loro di mettere piede nell’entroterra della penisola. Inizialmente i Siry riuscirono ad insediarsi alla foce di un grande fiume che chiamarono Lysen, creando il nucleo di un primo insediamento, ma ben presto, il costante afflusso di coloni e l’impossibilità di espandersi iniziò a mettere in crisi coloro che avevano seguito l’Araldo. Fame e malattia chiesero un loro tributo, e la disperazione dei Siry veniva acuita dai continui interventi dei misteriosi abitanti della Penisola, che impedivano ai loro uomini di cacciare e cercare nuove fonti di cibo. Tutto questo finì quando Magda Carryn, potente Fohera (psionica) della tribù dei Carryn non venne inviata dai propri congiunti ad indagare sugli stranieri. Nel corso del viaggio verso la sua delegazione cadde vittima di un attacco da parte di un “branco di orsi”. Tutti i membri del gruppo persero la vita ad eccezione di Magda stessa, salvata da una schiera di Siry guidata dall’Araldo in persona. Quel “felice intervento” gettò le basi dei primi rapporti tra Siry e Fynn, rapporti che fiorirono in un’alleanza decennale culminata con l’insediamento stabile dei nuovi giunti nel Bannoch, con la fondazione della città di Caelyn e con il matrimonio tra Petyr e Magda.

    L’alleanza tra Siry e Fynn iniziò nel corso degli anni a rivelarsi problematica. I Fynn iniziarono a temere l’alto numero dei propri vicini, dei quali sempre più congiunti sbarcavano di anno in anno aumentandone la popolazione e portandoli a reclamare un maggior numero di terre entro le quali insediarsi. La situazione fu aggravata quando un’immensa armata proveniente dall’Impero di Sirycae prese possesso dell’isola di Algatruce, a Nord del Bannoch, con l’obbiettivo di invadere la penisola ed annientare il proprio vecchio nemico, Petyr Thorne. Durante la battaglia di Algatruce, le forze Fynn e Siry riuscirono a sconfiggere le truppe imperiali grazie all’intervento del Fohermath (il Concilio dei Foheri), che utilizzò i poteri dei propri membri per creare una barriera di nebbia impenetrabile impedendo così ulteriori collegamenti tra il Continente Occidentale e quello Orientale. Spaventati dai poteri degli Psionici e convinti che tale gesto non fosse stato dettato da necessità belliche quanto dalla volontà Fynn di impedire nuovi sbarchi, i Siry presero a guardare con diffidenza i propri alleati. Le frange più oltranziste dei due popoli iniziarono ben presto a darsi battaglia provocando un’escalation di violenza che culminò con lo sterminio del Fohermath, durante un incontro diplomatico con lo stesso Petyr Thorne. L’evento diede il via alla decade insanguinata nota come “Guerra delle Lacrime”, durante la quali Fynn e Siry si affrontarono in un tremendo conflitto che lacerò una volta per tutte l’amicizia tra i due popoli. Dopo dieci anni di combattimenti, l’ultima coalizione di tribù Fynn fu sconfitta nella battaglia della ”Gola del Sacrificio”, anche se al costo della vita dello stesso Petyr Thorne e degli elementi più importanti del Culto di Jeddah. Poco dopo la battaglia, Ryan Carryn Fall d’ultima fortezza Fynn libera, Carryn, si inchinò a Jerrek Thorne, suo nipote e figlio di Magda e Petyr, sancendo una volta per tutte il dominio Siry sul Bannoch.

    Nei secoli successivi i Siry si espansero ulteriormente, annettendo e sottomettendo al volere di Jeddah gli altri popoli del Continente Occidentale. Il credo di Jeddah venne organizzato dallo stesso Jerrek Thorne attraverso l’emanazione del Codice Jerrecaneo un libro di leggi e teologia che formalizzò una volta per tutte i pilastri del Culto, segnando così la nascita della Chiesa di Jeddah Caelynita . Mentre i Thorne si dedicavano a guidare il proprio popolo nella fede e nelle vie del Signore Luminoso, Caelyn diventava una Repubblica retta da un senato oligarchico e padrone di un Impero Continentale. Impero che raggiunse il suo apice quando la potente famiglia di Aerones Vilcenzi riuscì a mettere le mani sul Senato, dominandolo e guidando i Siry in un’era dorata che portò alla conquista formale dell’intero Continente orientale e all’esportazione del volere della Chiesa di Jeddah Caelynita a tutti i popoli dello stesso.

  • La Caduta

    La fine del periodo dorato della Repubblica Imperiale giunse con il Grande Vuoto. In questo periodo leggendario, corrispondente al V° secolo D.R., la Repubblica Caelynita, giunta ad inglobare tutto il Continente Orientale, collassò su se stessa per cause sconosciute. Le uniche testimonianze dell’epoca sono costituite da leggende e miti di dubbia veridicità che raccontano di come il Bannoch stesso venne scosso da nefasti portenti psionici e devastato dagli assalti di bestie, non morti e predoni. La nobiltà Siry prese a combattersi a vicenda e così fecero anche le tribù del Fynnland.

    L’Impero Repubblicano di Caelyn uscì distrutto da tale evo oscuro, con le province esterne al Bannoch sottomesse esclusivamente nel nome ed unite solo da una flebile lealtà al culto di Jeddah. Sul finire del VI° secolo D.R. le popolazioni meridionali del continente, note con il nome collettivo di Shuleki, sfidarono la supremazia della Chiesa di Jeddah Caelynita guidati dal potente psionico noto come Siddin I’ll Bey (dichiaratosi Jeddah reincarnato). Gli Shuleki strapparono ai Caelyniti gran parte del meridione del Continente durante la Prima Guerra Shuleki, ma la gravità della minaccia costrinse i litigiosi Siry a mettere da parte le proprie divisioni per fare fronte comune.

    Gli Shuleki furono sconfitti nella battaglia del Passo del Pellegrino, nei pressi della cittadella Fynn di Becco di Corvo, da una forza di nobili Siry guidati dal ricco Margravio Aimeric Faldor, dal giovanissimo Araldo Roland Thorne e dall’Autarca di Caelyn Tancredi Boeric. Approfittando della popolarità acquistata per la propria impresa in guerra, i tre giovani Siry non persero tempo ad organizzare un colpo di stato, scacciando il vecchio Senato di Caelyn per proclamare Imperatore Faldor. Consci della debolezza del neonato impero, il Triumvirato Caelynita si diede da fare per cercare di riorganizzare i divisi Siry in un’unica nazione posta sotto il controllo di un forte potere centrale e di un’unica Chiesa. I Fynn, con il loro retaggio e attaccamento alla propria particolare cultura, vennero colpiti più di chiunque altro. In particolar modo le famose scuole bardiche ed università delle cittadelle vennero chiuse per decreto Imperiale, sospettate di essere centri promotori di “dottrine non ortodosse”. Ironicamente, la chiusura delle Università non fece altro che riaccendere l’interesse dei Fynn per il Gwenneth e ben presto gruppi di insurrezione, tra cui spiccarono le famigerate Cappe Rosse responsabili di una sommossa alla capitale provinciale del Pugno di Falryck, presero ad agire gettando nuovamente il Fynnland nel caos. Per far fronte alla situazione, Tancredi Boeric promulgò la famigerata ”Legge delle Adunate”, con la quale un cospicuo numero di giovani Fynn venne forzatamente reclutata all’interno dei vari eserciti Siry con lo scopo di essere inviati a combattere al di fuori della Spina di Corbec contro i signorotti di varie province ribelli.

    Le misure autoritarie dei “Triumviri” di Caelyn avevano provocato scontento in gran parte della popolazione Siry, tanto da portare diverse frange del Culto di Jeddah a staccarsi dall’Ortodossia della Chiesa (come il culto influenzato dalla cultura Fynn noto come Culto del Sole Liberatore ) e diversi nobili delle Province esterne al Bannoch ad agire come signori indipendenti, sfidando le ire dell’Impero. Le repressioni culturali nel Fynnland ed il tentativo di coscrivere i giovani della regione coattamente per servire lontano dalla patria furono le gocce che fecero travasare il vaso.

    Nel 600 D.R. alcuni di Reggimenti Penali di coscritti Fynn si ammutinarono ed ottenere persino il supporto di Heyronimus Carryn, signore di Carryn e più importante nobile del Fynnland. Le armate riunite delle due forze di ribelli Fynn inflissero una dura sconfitta all’esercito Siry del governatore del Fynnland, Altiero Hillerme, dando inizio ad un insurrezione generale nota come Rivoluzione Fynn. Dal 600 D.R. al 604 D.R., essi riuscirono nell’arduo compito di liberare il Fynnland dal dominio Siry per poi marciare direttamente verso Caelyn. A loro si unirono diverse frange della popolazione Siry, stanca dei soprusi dell’Imperatore Faldor, tra cui Johan Thorne, fratello dell’Araldo e considerato da molti un suo possibile sostituto alla guida della Chiesa di Jeddah. Buona parte della nobiltà Siry aveva preso ad odiare le misure di governo autocratiche dei tre “Triumviri” e vide nell’insurrezione Fynn la possibilità di poter riconquistare le proprie libertà perdute mentre persino una parte del clero di Jeddah era scontenta dalla deriva dogmatica dovuta alla guida dell’Araldo Roland. Fu così che una cospicua parte del mondo Siry si schierò incredibilmente dalla parte dei Fynn.

    Al termine del 604 D.R. con la caduta di Caelyn, l’Impero di Caelyn tramontò una volta per tutte rompendo l’unità formale nel continente. Il Bannoch venne riorganizzato in una confederazione e diviso tra quattro nuove nazioni: la Repubblica del Caelynryck, il Principato dell’Hermetryck, il Margraviato del Fowerland e la Repubblica del Fynnland.

  • Gli Anni del Sospetto

    Dopo quasi seicento anni i Fynn riuscirono nuovamente a ritornare padroni di un proprio stato, basato sull’adozione del Gwenneth come unico fondamento morale ma ancora circondato da nazioni ostili ed avverse. Per fare fronte a ciò, i Fynn si diedero anima e corpo allo sviluppo di una impressionante forza militare con cui intrapresero svariate campagne per tutto il Continente, supportando popolazioni e fazioni con idee simili alle proprie. Durante il corso di questo periodo noto con il nome di Cremisi Primavera, la Repubblica del Fynnland assurse al rango di potenza mondiale, guidando la coalizione nota come Patto Scarlatto verso la diffusione del Gwenneth in ogni dove. L’avanzata del Patto venne fermata solo quando l’Araldo di Jeddah Johan Thorne riuscì a coalizzare a propria volta stati Siry nella Santa Alleanza . L’equilibrio tra le due Leghe militari impedì lo scoppio di ulteriori conflitti continentali ma nel Bannoch la situazione si fece nuovamente tesa. Tra i Siry la condotta dell’Araldo sembrò eccessivamente pacifista e non pochi tra i membri della più orgogliosa nobiltà e tra il clero intransigente chiedevano misure più drastiche contro gli ingombranti vicini.

    Nel 648 D.R. il secondo Fall Fynner del Fynnland e guida della nazione, Mairisal Llewelyn, venne ucciso in condizioni misteriose durante un viaggio diplomatico nel Caelynryck. Pochi mesi dopo, un esercito della Chiesa di Jeddah si recò nel Margraviato del Fowerland, supportando i locali Signori Felsmanni nella repressione e conversione forzata di diverse comunità Fynn locali. Alla guida di tale esercito venne posto Erik Thorne Gran Maestro dell’Ordine Cavalleresco del Sole Fulvo e figlio dell’Araldo Johan. Secondo molti tale spedizione, pianificata come semplice dimostrazione di forza per placare gli animi dei Caelyniti più ardimentosi, sfociò in atti di rappresaglia e saccheggio contro i Fynn per la precisa volontà di alcuni agenti sabotatori intenzionati a causare un conflitto. Ed effettivamente, il Fynnland reagì. Guidati da Marhal Llewlyn il Giovane, terzo Fall Fynner del Fynnland, i Fynn sorpresero e sconfissero l’esercito clericale nella Battaglia dei Quattro Fynner, dove trovarono la morte Erik Thorne ed un gran numero di nobili al suo seguito. Caelyn e la Chiesa di Jeddah evitarono di rinfocolare le ostilità accettando la sconfitta e limitandosi ad isolare diplomaticamente il Fynnland, ma nonostante ciò buona parte del mondo Siry si infiammò richiedendo a gran voce vendetta e la distruzione dei Fynn.

  • L’era del Conflitto

    Il risentimento dei Siry per i tragici eventi della battaglia dei Quattro Fynner diedero ben presto risvolti inaspettati. Una parte del clero di Jeddah, guidata dal Custode (psionico devoto a Jeddah) Franek Forjon iniziò ad operare per raccogliere attorno a sé supporto da parte di tutti quei fedeli scontenti dalla linea pacifista nei confronti del Fynnland iniziata dall’Araldo Johan e proseguita da suo nipote, il neo eletto Araldo Peter Thorne . Tra i suoi sostenitori più accesi spiccò in particolare il Margravio del Fowerland Jacques Felsman , da sempre preoccupato per il mai dichiarato supporto dei Fynn ai ribelli Urdi all’interno della propria nazione. I seguaci di Forjon e del Margravio tentarono il proprio colpo cercando di eliminare le guide dei Fynn e dei Siry riunite presso la città di Porto Aureo nel Fowerland per discutere un piano di distensione e collaborazione diplomatica. Agendo di sorpresa le forze del Margravio assediarono la cittadella mentre i seguaci di Forjon tentarono di scardinarne la resistenza dall’interno.

    Nonostante i difensori riuscirono a resistere tenacemente fino all’arrivo di forze di soccorso provenienti da tutto il Bannoch, la Crisi di Porto Aureo diede il via alle tremende Guerre Forjonite, durante le quali Forjon e i suoi seguaci tentarono di sottomettere il Bannoch sfruttando il proprio zelo fanatico e orde di creature psioniche. Il Fynnland, intuendo il tenore della minaccia, appoggiò in forze il Caelynryck inviando la propria Grande Armata Rivoluzionaria e migliaia di volontari in supporto allo scomodo alleato. Le Guerre Forjonite raggiunsero il proprio momento di massima tensione quando, a seguito di un complotto eretico, i figli del Principe Carlo Kenneth furono uccisi da alcuni sicari ritenuti essere stati mandati dal Margravio Vallese nuovo signore del Fowerland. Le due nazioni scivolarono ben presto in un conflitto, aggravato dall’insurrezione generale dei loro vassalli Fynn, i Walli e gli Urdi , dando il via alla famigerata Guerra di Successione del Fowerland . Nonostante questi rovesci, il Fynnland ed il Caelynryck riuscirono a mettere all’angolo le forze Forjonite, ricacciandole dalla penisola e costringendole ad asserragliarsi sull’isola di Algatruce. Decisi a porre fine una volta per tutte alla minaccia, Fynn e Siry misero da parte le proprie divergenze, obbligarono i contendenti del Fowerland alla pace e riuscirono a radunare la maggior parte delle popolazioni del Continente, a loro volta alle prese con movimenti ereticali simili a quelli di Forjon, guidandoli in una coalizione contro l’ultima roccaforte dell’Arcieretico. Con la Campagna di Algatruce le Guerre Forjonite si conclusero con la distruzione delle forze ereticali e la promessa di una nuova era di pace.

    In un primo momento le forze del Bannoch misero da parte le proprie ostilità, cercando di appianare una volta per tutte i propri contrasti. Il Margraviato del Fowerland venne smembrato e diviso tra Fynnland ed Hermetryck. Nonostante la città di Wallheim, abitata da Fynn, rimase sotto dominazione Siry, la concessione di varie autonomie cittadine permise di appianare gli animi. A garanzia della pace tra le varie nazioni venne creato l’Ordine dell’Eterna Veglia o, come più noto, Triumvirato di Foharad dal nome della fortezza centro del proprio potere, incaricato di gestire eventuali crisi interne al Bannoch evitando scontri tra stati. Le aspirazioni di pace crollarono ben presto, quando l’aumento di potere del Fynnland iniziò ad intimorire sia Caelynryck che Hermetryck, fino a giungere ad una totale rottura quando le due potenze rifiutarono di appoggiare il Fynnland in una nuova guerra contro Shulek.

    Dalla rottura dell’armonia della Confederazione del Bannoch, Caelyn si dedicò anima e corpo al tentativo di raggiungere il potenziale militare e politico del proprio rivale di sempre, il Fynnland. Nel tentativo di dare maggiore unità e forza alla propria nazione la struttura Repubblicana venne parzialmente abolita, trasformando Caelyn da Repubblica in Principato . Al vertice dello stato le tre famiglie di Grandi Aerones di Thorne, Boeric e Vilcenzi , si spartirono il controllo di settori strategici dello stato, lavorando assieme per ottenere maggiore potere sulla riottosa nobiltà Caelynita. Per competere con la temibile Grande Armata del Fynnland, i tre Triarchi dotarono Caelyn di un potente esercito nazionale, le Legioni Imperiali , che diedero immediatamente buona prova di sé partecipando alla Terza Guerra dell’Ambra in soccorso alla nazione amica del Langraviato di Ardan. Quando la famiglia Vilcenzi decise di abbandonare il Bannoch rivendicando per sé il dominio sull’isola di Algatruce, il Principato del Caelynryck rimase saldamente in mano alle famiglie di Boeric Thorne, unite tra di loro dal matrimonio delle rispettive guide, l’Araldo Peter Thorne e l’Imperatrice Isabella Boeric.

    La strada verso l’accentramento del potere Caelynita sembrava essere ormai tutta in discesa, ma l’Araldo e l’Imperatrice dovettero ben presto vedersela con nuovi problemi. Una parte della nobiltà Spadata della Marca Hermete, danneggiata ed impoverita dalla nascita delle Legioni Imperiali che faceva venire così meno il loro ruolo storico di “difensori del Caelynryck”, si riunì in una lega nota come Lega dei Buoni Intenti intenzionata a riportare pieno potere alla istituzioni senatoriali. Accanto alla Lega dei buoni interni, la crisi del ceto degli Spadati trovò ulteriore sfogo nella nascita dell’ Alleanza dei Valorosi un gruppo di cavalieri e baroni senza terra riunitisi dietro il misterioso cavaliere noto come Morgan del Picco . L’Alleanza dei Valorosi si rivelò essere una vera e propria spina nel fianco per il governo di Caelyn, attaccando a più riprese gli uomini fedeli ai Triarchi di Caelyn spingendosi fino all’assalto della Petra ( il più grande tempio di Jeddah di Caelyn ) stessa nel tentativo di uccidere l’Araldo. Fu solo dopo una lunga serie di scontri che le forze delle Legioni Imperiali riuscirono a scacciare, apparentemente, gli uomini di Ser Morgan dal Caelynryck, mentre il clero di Jeddah iniziò a sospettare che dietro l’Alleanza dei Valorosi si nascondesse qualcosa di molto più cupo e pericoloso che non il malcontento di cavalieri rimasti senza terra. Fu per questo motivo che il Principato del Caelynryck accettò la convocazione Fynn e partecipò al terzo concilio del Bannoch presso la cittadella di Foharad.

    Il Concilio di Foharad si rivelò fatale: forze delle Cora e Morgana Llewelyn(nota con il nome di Madre della Furia) assaltarono la cittadella, sfoderando incredibili poteri psionici, sguinzagliando contro gli uomini del Bannoch non morti e bestie psioniche che riscossero un tributo di sangue immenso tra i difensori. Nonostante l’accanita resistenza comportò alla fine la sconfitta delle due “Divinità”, il Bannoch soffrì crudelmente per i loro gesti. Re Carlo di Hermetryck trovò la morte durante l’assedio, ed il suo reame venne travolto dalla guerra civile, mentre voci funeste confermarono che la città di Wallheim si fosse votata al culto delle due “Foherynn” scacciando dalle proprie mura la popolazione rimasta fedele al Gwenneth.

    Il Caelynryck uscì dal Concilio offrendo difesa e protezione a molti nobili dell’Hermetryck in fuga dai propri domini, annettendo entro i propri confini il Principato del Margualdo ed il ricco Ducato dei Colli Galatini, offrendo rifugio alla stessa Regina dell’Hermetryck Ludovica Vallese . Immediatamente i Triarchi di Caelyn si prepararono a radunare le proprie truppe nel tentativo di annettere le ampie regioni del defunto Reame dell’Hermetryck che avevano proclamato la propria indipendenza alla morte del proprio sovrano, ma tale missione si stroncò sul nascere quando la Lega dei Buoni Intenti, minacciò di insorgere apertamente in caso la questione non fosse stata discussa prima dal Senato. Così oggi il Caelynryck è una terra divisa a metà. Da una parte gli Araldici chiedono apertamente che il vecchio Senato venga abolito per permettere all’Araldo di recuperare il suo ruolo di guida univoca dei Siry e guidarli al compimento della Sacra Missione : la consacrazione a Jeddah dell’interno mondo. Dall’altro, gli Spadati della Marca Hermete e diverse casate di Aerones scontente si riuniscono nella fazione dei Senatoriali, intenzionati a restaurare la Repubblica difendendo la tradizione. Caelyn è una vera e propria polveriera pronta ad esplodere e sancire una volta per tutte quale strada essa dovrà intraprendere in futuro.

Storia

Il Culto di Jeddah Caelynita

"Nella sua luce camminiamo"
- incipit del Codice Jerrecaneo

Teologia del Culto di Jeddah

Il Culto di Jeddah Caelynita

Sebbene il culto di Jeddah sia stato fondato da Petyr Thorne nell'Antica Sirycae in principio esso presentava una enorme differenziazione di insegnamenti e norme legate ognuna a un particolare predicatore senza alcuna forma di uniformità. La razionalizzazione e istituzione del Culto di Jeddah nacque alla fine della Guerra delle Lacrime, ad opera di Jerrek Thorne, figlio di Petyr, e Lucius Ortega, uno dei principali Custodi del Culto. In un periodo in cui il mondo Siry era ancora scosso dal confitto contro i Fynn che aveva scosso le fondamenta della loro neonata civiltà, i due uomini cercarono di sfruttare la recente vittoria per cementificare una volta per tutte la comunità dei fedeli. Venne indetta un assemblea a Caelyn a cui parteciparono i maggiori rappresentanti delle varie correnti del Culto, con il compito di cercare di creare un piano comune almeno nelle basi della dottrina. Il risultato di questo grande concilio portò alla creazione del “Codice Jerrecaneo”, lo scritto che da li in avanti avrebbe dettato le basi della neonata Chiesa del Culto di Jeddah e quelle della società Siry.

Le Correnti del Culto

In seno al Culto di Jeddah Caelynita sono riconosciute e accettate diverse fazioni, ispirate a vari Custodi o a visioni specifiche del credo. Andando dai più fondamentalisti ai più eterodossi, troviamo gli Eclissari (fanatici millenaristi convinti dell'approssimarsi della temuta Era dell'Eclissi, sostenitori della lotta armata della Chiesa contro gli infedeli per redimere l'umanità), gli Ortigiani (intransigenti e dogmatici, difensori del Codice Jerrecaneo e propugnatori di una visione di società siryca rigida e gerarchica), gli Aironi (raffinati e camaleontici, dotti, emblemi viventi del dogma della Grazia Manifesta, convinti della necessità che la società Siry debba adeguarsi al mondo moderno, senza tuttavia snaturare i propri cardini fondamentali), gli Innatisti (eterodossi e sofisticati teologi, caldeggiano l'idea che la verità di Jeddah sia insita in diverse forme in tutte le popolazioni e che la Chiesa, quindi, debba riunire tutti gli uomini sotto la propria autorità e prendere il meglio che ogni cultura possa offrire), i Lantacchiani (animi altruisti, certi che l'amore e la carità siano gli strumenti migliori che i fedeli possano utilizzare per portare a termine la sacra missione) e i Darreniani (eroici idealisti, consapevoli che la realizzazione del Regno di Jeddah non possa avverarsi senza la costruzione di una società terrena regolata da leggi eque e imparziali).

Il Culto di Jeddah Caelynita

I Grandi Precetti

Pur essendo (almeno nella maggior parte delle proprie forme) un culto estremamente aperto al dialogo interno e all'accettazione di punti di vista diversi all'interno dei propri ranghi, i formulati teologici noti come Grandi Precetti sono la base per ritenere qualsiasi forma di venerazione nei confronti di Jeddah ortodossa. Qualunque visione del Culto che rifiuti anche solo uno dei Grandi Precetti viene considerata dalla Chiesa di Jeddah eretica combattuta con tutte le forze di cui dispone.

Precetti

Ducati

"«Dalle meraviglie marmoree di Caelyn alla potenza delle scogliere della Sacra Dorsale. Dalle fertili sponde del Lysen alle rigogliose colline della Marca. Solo uno stolto potrebbe negare che il Caelynryck è una terra beata e benedetta"
- anonimo poeta Shuleki.

La natura clientelare del Caelynryck ha reso quasi impossibile, nel corso della lunghissima storia di questa orgogliosa terra, la suddivisione interna in regioni amministrative stabili. La naturale propensione del Siry a radunarsi con i propri congiunti ed a sottomettersi solo per vedere garantiti i propri diritti e libertà si è ripercossa negativamente sulla creazione di confini regolari intra-nazionali, rendendo variazioni territoriali comuni come l’alba e rapide come il battito d’ali di un colibrì. Una famiglia di Aerones può arrivare in breve tempo ad allargare i propri domini geografici, promettendo la concessione di statuti speciali per le città o elargendo donativi militari alle casate di Spadati del Contado, per perderlo altrettanto rapidamente qualora tentasse di imporre nuove tasse gravose o accaparrarsi la proprietà diretta di un feudo di un vecchio vassallo decaduto.

Nonostante questa incertezza cronica, alcune casate Aerones nel corso degli anni sono riuscite a creare domini più o meno stabili, capaci di perdurare immutati di generazione in generazione. Queste grandi “cerchie” di clientele che si tramutano in dominio geografico sono note con il nome ufficioso di Ducati, ognuno dei quali è gestito da una specifica famiglia di Aerones o di Grandi Aerones che ha ottenuto dal Senato la concessione di una titolatura Ducale. Come detto in precedenza, negli ultimi decenni, i radicali cambiamenti della società Siry hanno portato da un lato ad una diminuzione netta del numero di casate di Aerones e dall’altra una maggiore stabilità nel consolidamento dei Ducati, tanto che nell’ovest del paese si è assistito ad una vera e propria centralizzazione del potere in mano alla famiglia di Grandi Aerones Boeric-Thorne.

Se nell’ovest i Ducati tendono ormai a diventare vere e proprie province amministrative, nell’est gli Aerones sono ancora costretti a battibeccare con i propri clienti, siano Togati incaricati di amministrare le città che Spadati del Contado. La resistenza al cambiamento ed al centralismo Caelynita ha reso le regioni orientali un vero e proprio coacervo di ribellioni pronte ad accendersi in qualsiasi momento e dove il potere di molti Aerones rimane solo nominale. Alcune grandi famiglie di Duchi hanno colto la palla al balzo e si sono fatti portavoce ed alleati della piccola nobiltà contraria all’accentramento di potere da parte degli Aerones.

Attualmente esistono dieci Ducati Siry, due dei quali sono stati recentemente annessi dalla dissoluzione del regno dell’Hermetryck dovuta alla morte del sovrano Carlo Kenneth durante il Terzo Concilio del Bannoch. Ufficialmente al Caelynryck è legato anche il Dominio di Algatruce, feudo semi indipendente costituito dalla grande isola omonima che sorge a nord del Caelynryck, proprietà della famiglia di Grandi Aerones Vilcenzi.

Antica Fonte
  • Capitale: Caelyn
  • Famiglia Principesca: Principi Boeric-Thorne
  • Governatore: Senato di Caelyn /Araldo Peter Thorne /Imperatrice Isabella Boeric
Principato di Antica Fonte

Il Principato di Antica Fonte è il più antico di tutti i vari Ducati del Caelynryck ed ha l’onore di ospitare al proprio interno la capitale Caelyn, la città Santa per eccellenza del Culto di Jeddah. Il Principato di Antica Fonte si è ulteriormente espanso accorpando in un unico dominio i feudi delle casate di Grandi Aerones Boeric e Thorne, unitesi con il matrimonio tra l’Araldo di Jeddah Peter Thorne e l’Imperatrice Isabella Boeric. Il Principato di Antica Fonte è il cuore pulsante del Caelynryck e gemma più luminosa del mondo Siry.

  • Capitale: Caerdurna
  • Famiglia Ducale: Duchi Volos
  • Governatore: Duca Lucius Volos
Ducato di Sacra Dorsale

Il Ducato di Sacra Dorsale è il più giovane tra i Ducati, fondato dopo l’elevazione al rango di Aerones dell’antichissima ed illustre famiglia di Spadati dei Volos, in ricompensa dei vitali servigi del capofamiglia, Lucius, nei confronti dello stato Caelynita durante il tragico Terzo Concilio del Bannoch. La Sacra Dorsale prende il nome dalla cordigliera montuosa che ospita le sue antiche città e fortezze montane (spesso di origine Fynn) e le ricche vene di oro e ferro che danno sostentamento all’economia regionale.

  • Capitale: Stauria
  • Famiglia Ducale: Duchi Stauros
  • Governatore: Duchessa Ifigenia Stauros
Ducato di Landriana

Il Ducato di Landriana è uno dei Ducati originari del Caelynryck e come la famiglia di Aerones che lo “governa”, gli Stauros, ha attraversato con alterne fortune tutti e seicento gli anni di dominazione Siry del Caelynryck. La Landriana è una fertile terra, abitata da gente industriosa che si fa vanto di discendere dai primi coloni giunti dall’Impero di Sirycae. La prosperità economica della regione la rende incredibilmente stabile e tranquilla dal punto di vista politico.

  • Capitale: Bergelia
  • Famiglia Ducale: Duchi Bergelos
  • Governatore: Duca Raimondo Bergelos il Giovane
Ducato del Basso Lysen

Il Ducato del Basso Lysen trovò le sue origini durante il Grande Vuoto quando, secondo le leggende, un giovane Libero di nome Berengario Bergelos riuscì a riunificare tutti i domini della regione sconfiggendo gli Aerones locali in varie gare di corsa su cavallo, venendo successivamente eletto Duca dal Senato. Al di la delle origini leggendarie di tale storia, la Bergelia è una terra prospera e ricca, poco urbanizzata ma rinomata per le sue scuderie e le sue stalle capaci di produrre gli stalloni ed i corsieri più amati del Bannoch.

  • Capitale: Campo dei Girasoli
  • Famiglia Ducale: Duchi Elianti
  • Governatore: Duchessa Adelaide-Roberta Elianti
Ducato dell’Alto Lysen

Il piccolo e ameno Ducato dell’Alto Lysen è una terra agricola nota per i propri campi di girasoli, i vigneti e le graziose cappelle del Culto di Jeddah che ornano il contado. La popolazione dell’Alto Lysen è composta da gente semplice, grandi lavoratori che si dedicano principalmente alla coltivazione dei propri campi e vigneti. La placida condotta di vita degli abitanti di questo loco ameno è condivisa anche dalla nobile casata di Aerones dei Duchi Elianti, Emissari della Chiesa di Jeddah ed universalmente amati per il loro essere amorevolmente ben disposti alla cura del popolino.

  • Capitale: Testamento del Trionfo
  • Famiglia Ducale: Duchi Pedrijos
  • Governatore: Duca Gualtiero Pedrijos
Ducato di Ficenia

La Ficenia è una terra piccola, dominata dalla casata dei dotti Pedrijos, studiosi della Chiesa di Jeddah e fini politici. La regione è nota principalmente per i propri frutteti, le distillerie di amari e liquori vari e soprattutto per il fatto che buona parte della popolazione locale è composta da Fynn Astambri, fuggiti in diversi periodi storici dalla propria madre patria per poter continuare a professare la propria fede nella Chiesa Caelynita.

  • Capitale: Prypet
  • Famiglia Ducale: Duchi Ruscello
  • Governatore: Duchessa Anastasia Ruscello
Ducato di Prypet

Per quanto piccolo, il Ducato di Prypet è uno dei territori più popolosi dell’intero Caelynryck ed ospita al suo interno la ricca città di Prypet, uno degli insediamenti più grandi di tutto il Bannoch. La regione è dominata dall’Antica famiglia dei Duchi Ruscello, un tempo signori della stessa Prypet ma che ultimamente ha visto tale titolo revocato dal Senato a causa di screzi politici. Il dominio di Prypet è stato affidato alla neonata casata di Togati Blanchard di Vespro Bianco. Vista l’origine Felsmanna di tale casata, un gran numero di Felsmanni si è trasferito nella regione, aumentando provocando ancora di più le ire dei Duchi Ruscello.

  • Capitale: Perga
  • Famiglia Ducale: Duchi Pergamini
  • Governatore: Duca Ruggero-Corrado Pergamini
Ducato della Baia Ardente

La Baia Ardente un tempo ospitava i più ricchi porti del Caelynryck, capaci di sfornare ogni giorno galee e galeazze in grado di domare i mari. Tale supremazia finì decenni fa, quando la flotta dei Grandi Aerones Vilcenzi distrusse quella del Ducato di Baia Ardente, guidata dagli Aerones Pergamini, nello scontro navale di Capo Ardente. Sebbene da allora i Pergamini e gli abitanti della Baia abbiano ricostruito gran parte della propria forza navale, l’onta della sconfitta e la mancata solidarietà da parte di altre casate e Ducati ha fatto in modo che gli abitanti della regione nutrissero un forte risentimento per il resto del Caelynryck. Ad oggi i Pergamini ed i loro sudditi sono tra i più accesi detrattori delle istanze accentratrici del Senato di Caelyn.

  • Capitale: Lysengard
  • Famiglia Ducale: Duchi Bracceschi
  • Governatore: Duca Roberto “il forte” Bracceschi
Ducato della Marca Hermete

La Marca Hermete è una terra di fortezze, castelli e forti, abitata dai feroci Marchigeni, sempre pronti a balzare a cavallo e combattere contro gli invasori del Caelynryck. Nonostante sia il territorio più ampio, la natura militare della regione ha fatto in modo che il dominio degli Aerones locali, attualmente i Duchi Bracceschi, fosse solamente nominale o comunque necessitante di una continua mediazione con l’orgogliosa nobiltà Spadata del Contado. Attualmente la maggior parte delle casate nobili della Marca Hermete è in aperta rivolta politica contro il Senato di Caelyn, non rispettando minimamente l’autorità dei Duchi Bracceschi, il cui dominio effettivo si è ridotto esclusivamente alla mera piazzaforte di Lysengard. La Marca Hermete è una polveriera pronta ad esplodere.

  • Capitale: Caerycleur
  • Famiglia Ducale: Colle Ebbro.
  • Governatore: Sophie e Guillame Laverre
Ducato dei Colli Galatini

Quello dei Colli Galatini è uno dei due Ducati dell’Hermetryck annesso al Caelynryck dopo i tragici eventi del terzo concilio del Bannoch. Terra mite e piacevole, i Colli Galatini sono rinomati in tutto il mondo per la bontà dei propri vigneti, capaci di produrre la varietà di vino bianco nota con il nome di Hermete, considerata (con grande dispiacere delle mescite Caelynite e Carryche) le più pregiate dell’intero Continente. La regione è dominata dai miti e pacati Duchi Laverre.

  • Capitale: CaerycleurCapitale: ???
  • Famiglia Principesca: Principi Kenneth-Vallese
  • Governatore: Principessa Ludovica Kenneth-Vallese
Principato del Margualdo

Il Principato del Margualdo è nato dalla fusione di tutti quei territori Hermeti occidentali riusciti a frenare in un primo tempo l’impeto e l’assalto delle forze del vicino Urdenryck. Zona altamente militarizzata ed abitata da Hermeti e Felsmanni votati interamente alla guerra per la riconquista della propria patria perduta, il Margualdo è governato direttamente dalla Regina Ludovica Vallese, vedova di Re Carlo Kenneth ed attualmente ferrea alleata del Senato di Caelyn e dei Grandi Aerones Boeric Thorne.

Ducati

Società

"Sono esagerati in tutto dannazione! Miseria o Nobiltà, i Siry non conoscono vie di mezzo
- Loghain Carryn, Fynner di Carryn

I signori di Caelyn

Principato e Repubblica

Un Siry che vive nella Repubblica del Caelynryck sarà nel cuore del proprio retaggio culturale: abituato alla società clientelare e al suo status di Libero, potrebbe essere sì spinto dall'ambizione ad elevarsi di rango, grazie alla Chiesa, all'esercito, alla malavita o semplicemente esercitando il mestiere dei suoi genitori e compiacendo così i suoi signori, ma il continuare la vita semplice del plebeo potrebbe anche essere il suo solo obiettivo. Imbrigliato in una ritorta trama di favori, deferenze e etichette e in una profonda commistione tra potere religioso e politico, al contempo l'apertura mentale e la libertà di costumi della città gli permetteranno di sviluppare il proprio estro. Accondiscendente crogiolo di successi, il Caelynryck sarà verso i suoi stessi figli una nazione benevola, dalle infinite possibilità, che potrebbero attirare però onori e oneri in egual misura. Ogni trionfo, difatti, farà subito parlare.

Struttura Sociale

La Repubblica del Caelynryck è uno stato oligarchico che trae la propria legittimazione dal volere divino del Dio Jeddah, che ha reso i Siry di Caelyn primi depositari della sua grazia e suoi legittimi rappresentanti in terra. Nazione più antica tra quelle ad oggi presenti nel Continente Orientale, la Repubblica del Caelynryck ha resistito a seicento anni di storia alternando le proprie fortune, da conquistatrice e colonizzatrice dell'intero Continente a nazione periferica durante gli anni immediatamente successivi alla Rivoluzione Fynn. La Cremisi Primavera prima e le Guerre Forjonite poi hanno rappresentato un nuovo trampolino di lancio per il Caelynryck che ad oggi si ritrova a contendere la supremazia del Continente Orientale con la Repubblica del Fynnland.

La società Siry si basa su di una fitta rete di rapporti clientelari tra famiglie, rapporti che assumono una struttura piramidale dove i cittadini meno abbienti si legano ai signori locali per ottenere privilegi in cambio di servizi, e dove a loro volta i signori si legano ai propri superiori sino a giungere alle tre grandi famiglie di Aerones che si ritrovano a dominare l'intera Repubblica. Questo sistema di clientele ha garantito ai Siry una notevole pace sociale, limitando le ribellioni all'interno del Caelynryck vista la natura prettamente simbiotica che lega le varie categorie sociali tra di loro.

Questo sistema clientelare viene ufficializzato attraverso la divisione in caste della società Siry. Pur non essendo vere e proprie cerchie con compiti precisi e scopi univoci, le caste Siry danno una parvenza d'ordine alla società caelynita regolando i diritti e i doveri dei suoi appartenenti. I nobili più potenti governeranno sì la città e godranno di maggiori benefici, ma la cittadinanza si aspetterà sempre che i più ricchi e potenti siano i primi a prendersi a cuore l'interesse dello Stato, finanziando opere pubbliche e pagando per mantenere in piedi gli eserciti e l'apparato amministrativo. Al contempo, sebbene nessuno si aspetti che un Libero si dedichi anima e corpo agli interessi della città sacrificando la propria persona per il bene comune, la società si aspetta che gli abitanti più umili e poveri rispettino le leggi e siano pronti a seguire i comandi delle caste più alte.

Ad ogni modo non bisogna pensare che la società caelynita come ad una struttura classista e rigida, bensì il contrario. La Repubblica del Caelynryck consente un ampia capacità di movimento sociale, in cui grazie al proprio impegno, anche dei semplici Liberi (cittadini comuni) possono aspirare a raggiungere grandi posizioni grazie semplicemente al proprio successo e ai propri sforzi. Questa attitudine alla grande mobilità sociale della società di Caelyn è derivata dal culto di Jeddah e dalla “Grazia Manifesta”, pensiero teologico secondo il cui Jeddah premierebbe i propri favoriti con ricompense materiali, come il successo negli affari, la bellezza e persino le abilità. Chi oserebbe mai negare favori e prestigio ad una persona toccata dal dio?

Forma di Governo

Sin dalla sua fondazione Caelyn è sempre stata retta da una Repubblica, persino quando, all'apogeo del proprio potere, riuscì a conquistare e sottomettere la quasi totalità del Continente Orientale, motivo per il quale assunse la denominazione di Impero Repubblicano di Caelyn. Pur essendo contrari a consegnare il potere ad una sola persona, preferendo il compromesso alla centralizzazione, i Siry hanno sempre oscillato tuttavia tra politiche autocratiche e oligarchiche. Sebbene la Repubblica non sia mai stata di certo una democrazia, il potere è stato detenuto in maniera altalenante dal Senato di Caelyn e personalità particolarmente potenti.

Sebbene spesso condottieri o religiosi particolarmente di spicco riuscissero a governare la Repubblica, l'organo di governo ufficiale rimase sempre il Senato di Caelyn, composto dai rappresentanti delle varie caste e dalla Chiesa di Jeddah. Solo durante l'Impero di Faldor si arrivò ad una temporanea abolizione del Senato, subito restaurato dopo la Rivoluzione Fynn, anche se da allora il suo potere è rimasto sempre labile, succube alle maggiori casate di Caelyn.

Le Guerre Forjonite e sopratutto l'aumento di potere del Fynnland ha costretto la Repubblica di Caelyn a riformarsi su modelli più centralizzati che hanno portato alla nascita dell'attuale struttura governativa, la Triarchia.

La Triarchia è un organo composto da tre ufficiali noti come Triarchi, che gestiscono gli aspetti più importanti della società Caelynita supervisionando sulla sicurezza della nazione e la sua amministrazione, come ad esempio l'amministrazione militare, quella ecclesiastica e quella della flotta da guerra.

Il lavoro dei Triarchi è coadiuvato dal Senato di Caelyn, un organo composto dai rappresentanti delle varie caste e che ha il compito di eleggere i “Magistrati”, ufficiali statali che si occupano di gestire determinati aspetti della “spesa pubblica” di Caelyn. Il Senato ha anche il potere di emanare le leggi che devono però a propria volta essere approvate dalla Triarchia.

L'amministrazione della giustizia è derogata alla Chiesa di Jeddah, che l'amministra attraverso l'Ordine dei Giudici, delegando a volte la gestione della legge nei territori del contado ai vari nobili che si occupano del loro mantenimento.

Secondo la consuetudine Siry, attraverso le assemblee popolari si manifesterebbe la volontà di Jeddah e persino decisioni contro la legge possono essere prese con l'approvazione dei Comizi, che risultano particolarmente importanti quando i Triarchi chiedono il cosi detto “Mandato di Autorità”, un atto che consente ai tre signori di Caelyn di governare come monarchi assoluti per tutto il tempo di una crisi.

Società

Caste

Ad ognuno il suo compito

spiegazione caste ????

  • La Casta dei Liberi forma la base della società Siry.
  • Essendo la Casta più ampia e grande dell’interno mondo Siry essa racchiude al proprio interno individui il cui tenore di vita varia enormemente, dal bracciante nulla tenente al ricco notaio o professionista di una Grande Città.
  • Attualmente i Liberi si trovano a vivere in un vero e proprio periodo d’oro in quanto la costituzione delle Legioni Imperiali e della Classis Invicta offre loro evidenti possibilità di avanzamento sociale.
Liberi

???

I Liberi formano la base della società Siry e all'interno di questa classe sociale ne è raccolta la stragrande maggioranza della popolazione. Essendo composta da un grandissimo numero di elementi, questa casta è la più eterogenea tra quelle offerte dal mondo siryco. Si possono trovare al suo interno straccioni, contadini, artigiani, soldati di professione sino ad arrivare a ricchi professionisti come medici, avvocati e notai. La vita dei liberi varia molto a seconda della zona in cui si trovano a vivere: i liberi residenti in grandi città come Caelyn o Prypet solitamente tendono a vivere grazie al lavoro proprio, svolgendo le mansioni più umili che la società Siry preveda. Il vivere in una grande città rende spesso i Liberi estremamente duttili e versatili, perennemente alla ricerca di una svolta per poter incrementare il proprio status sociale, rendendo i cittadini appartenenti a questa casta dei veri e propri azzeccagarbugli. Ben diversa è la situazione dei Liberi che si trovano a vivere nel contado o alle dirette dipendenze dei vari signorotti nobili. Sebbene la vita di quest'ultimi sia molto meno frenetica e improvvisa dei propri parigrado di città, comprendendo per lo più uno stile di vita caratterizzato da abitudini e obblighi routinari, la stretta vicinanza con i nobili e l'abitazione in comunità più chiuse fornisce ai Liberi del contado possibilità più dirette di incrementare il proprio status sociale, servendo direttamente i propri signori sino a conquistarne la fiducia.

  • Per secoli la Casta degli Spadati è stata il motore trainante dell’Impero Repubblicano del Caelynryck.
  • Attualmente i progressivi miglioramenti tecnologici nell’arte della guerra, la modernizzazione degli eserciti ed i progressi delle artiglierie hanno corroso gran parte delle funzioni sociali della Casta, gettando gli Spadati del Caelynryck in piena crisi.
  • La Casta à attualmente divisa in due: la maggior parte degli Spadati del Caelynryck occidentale è riuscita a riciclarsi al servizio delle grandi famiglie Ducali od ottenendo ruoli di prestigio all’interno delle Legioni Imperiali. Gli Spadati del Caelynryck orientale invece si trovano sull’orlo dell’insurrezione, incapaci di abbandonare il proprio stile di vita e rivendicando il proprio ruolo di difensori della tradizione.
Spadati

???

Un tempo gli Spadati erano la seconda casta più importante del mondo siryco e responsabile della prima fase di conquiste che caratterizzò Caelyn dopo la Guerra delle Lacrime. Dal periodo di regno degli Autarchi Vilcenzi in poi il loro potere ha continuato a scemare fino ad essere soppiantata alla fine del Grande Vuoto dalla casta dei Togati. L'evoluzione dell'arte della guerra, la nascita delle Legioni Imperiali di Caelyn, l'aumento spropositato del costo degli equipaggiamenti bellici hanno inferto un duro colpo a questa casta aumentando l'eterogeneità all'interno dei suoi ranghi. Se da una parte gli Spadati maggiori ancora oggi godono di una ricchezza considerevole, dovuta all'ampio dominio che esercitano sul contado del Caelynryck, alle smisurate proprietà fondiarie che gli appartengono e al numero di armati al loro servizio, gli Spadati minori, come i Cavalieri privi di terre, vivono un periodo di crisi senza pari. Privi dei fondi per poter mantenere un cospicuo numero di armati alle proprie dipendenze, decine e decine di piccoli Spadati hanno rinunciato alla propria indipendenza mettendosi al servizio di altri signori (Spadati Maggiori, Togati o Aerones) oppure hanno colto al volo l'occasione per entrare all'interno delle Legioni Imperiali, andando a costituirne il corpo degli ufficiali per eccellenza vista la propria grande abilità con le armi.

  • La Casta dei Togati nasce all’apice dell’espansione dell’Impero Repubblicano del Caelynryck.
  • Originariamente le famiglie diventate Togate appartenevano al ricchissimo Patriziato dei Liberi, riuscite grazie ad ingenti donazioni a convincere gli Autarchi Vilcenzi a concedere loro uno status privilegiato.
  • Alcuni Togati iniziano a temere che il progressivo accentramento del potere da parte delle famiglie di Grandi Aerones finirà, prima o poi, per erodere le loro funzioni di Casta in maniera analoga a quanto accaduto con gli Spadati.
Togati

???

Per molti la casta dei Togati è il più evidente frutto della teologia della Grazia Manifesta. Sviluppatasi nell'alveo del Culto di Jeddah, anticamente i membri della casta dei Togati non erano altro che Liberi particolarmente facoltosi, arricchitisi grazie al commercio o alla sfruttamento di attività produttive. Mentre gli Spadati si prodigarono nelle guerre di conquista, i primi Togati si preoccuparono maggiormente di insediarsi nelle grandi città delle regioni conquistate, assumendo il monopolio dei commerci ed istituendo le prime corporazioni professionali, creando così una fitta rete di clientele e un prodigioso flusso di introiti economici. Con l'ascesa degli Arconti Vilcenzi, il peso politico dei Togati inizio a farsi sempre più preponderante vista la necessità di assicurare alle Legioni di Caelyn un costante afflusso di equipaggiamenti e approvvigionamenti necessari per rifornire le armate in marcia, e grazie al potere delle flotte commerciali, assolutamente vitali per garantire il controllo marittimo dell'Impero Repubblicano di Caelyn. Fu così che da Liberi facoltosi i Togati divennero per la prima volta una casta riconosciuta dalla legge e non solo un ceto sociale non ufficiale. Da allora essi hanno iniziato a contendere il dominio di Caelyn alle potenti famiglie di Spadati, ferocemente orgogliosi del potere acquistato ininterrottamente fino ad allora. Se i nobili militari mantenevano il controllo su castelli e campagne, i Togati dominavano le città e i porti. Se i primi esaltavano uno stile di vita sobrio e onorevole, i secondi si adoperavano per mostrare al massimo la propria opulenza ed elogiavano l'intraprendenza politica. Alla fine del Grande Vuoto l'importanza dei Togati era talmente aumentata da aver una volta per tutte scavalcato il prestigio degli Spadati mentre l'oro soppiantava la terra come principale fonte di ricchezza. Da quel momento in poi i Togati hanno consolidato il proprio dominio su Caelyn, tenendosi stretti i privilegi così duramente acquistati. Solitamente i nobili appartenenti a questa casta si trovano ad amministrare le cittadelle e i borghi del Caelynryck, gestendone le attività economiche e tassandole per conto del governo di Caelyn. I più potenti appartenenti alla casta invece sono i famosi principi mercanti, mastri delle gilde e capi delle corporazioni e banche di Caelyn, proprietari di ingenti ricchezze e veri e propri motori dell'economia della Repubblica del Caelynryck, individui su cui la benedizione di Jeddah sembra risplendere come l'oro zecchino di cui tanto vanno fieri.

  • Le famiglie di Aerones, per quanto riconosciute universalmente come guide della società Siry, hanno visto il proprio potere aumentare dalla fine del Grande Vuoto e dalla crisi delle istituzioni Repubblicane Caelynite.
  • Un tempo esistevano centinaia di famiglie di Aerones sparse in tutto il Bannoch. Le grandi purghe dell’Impero Faldoriano hanno drasticamente ridotto il loro numero a poco più che una decina.
  • Dalla fine dell’Impero Faldoriano a oggi, ben poche casate sono riuscite ad ottenere lo status di Aerones. Secondo molti questo è dovuto al fatto che gli Aerones stessi limitino fortemente la concessione di tale status in modo da non dover dividere il proprio potere con altri.
Aerones

???

Da secoli al vertice della società Siry, ritenuti benedetti da Jeddah per i propri successi e il proprio lignaggio, gli Aerones sono i veri dominatori della Repubblica del Caelynryck e ben pochi al mondo possono vantare lo stesso potere che queste ricche famiglie riescono ad esercitare. I Siry di Caelyn valutano le capacità personali più del lignaggio o delle parentele, motivo per il quale solo i più abili e furbi riescono a raggiungere la vetta e, tra questi, solo i migliori riescono a starci a lungo. Le famiglie di Aerones sono potenti e influenti: attorno a loro infatti si radunano tutte le altre casate del mondo Siry, dalle potenti Leghe Commerciali di Togati alle umilissime famiglie di Liberi, tutte legate da clientele più o meno marcate con gli elementi della Casta più potente. Alcune famiglie di Aerones dominano e governano le province Siry, altre invece occupano da secoli i propri scranni nel Senato spartendosi le cariche e le magistrature essenziali per mandare avanti la macchina statale del Caelynryck. Inizialmente, il numero di famiglie di Aerones era molto elevato: si stima che in periodi precedenti al Grande Vuoto il solo Bannoch ospitasse almeno trecento diverse casate, ridottesi man mano a causa dei costanti conflitti che hanno sconvolto il continente Orientale. L'Impero di Faldor, alla ricerca di un centralismo statale estraneo alla società Siry, purgò la maggior parte della ricca aristocrazia di Aerones riducendo i suoi elementi a una manciata di famiglie che videro però il proprio potere aumentare a dismisura. Essere un Aerones a Caelyn significa poter disporre di grandi benefici e di una potenza quasi senza freni.

  • La Casta dei Grandi Aerones è la Casta più giovane del mondo Siry, essendo stata riconosciuta legalmente solo al termine delle Guerre Forjonite.
  • Nonostante i natali recenti della carica, le tre famiglie che hanno ricevuto il titolo di Grandi Aerones esercitano da secoli una totale egemonia nel mondo Siry, essendo paragonate a vere e proprie famiglie reali.
  • Con l’unione totale delle famiglie di Grandi Aerones Boeric e Thorne molti nel Caelynryck intravedono la fine delle istituzioni repubblicane e la nascita di un nuovo Impero Siry.
Grande Aerones

???

Recente acquisto della struttura gerarchica del Caelynryck, i tre Grandi Aerones segnano per molti il passaggio politico dalla Repubblica al Principato. Solo ai tre “Triarchi” di Caelyn viene infatti concesso questo titolo che conferisce il diritto di sedere ai massimi scranni della Repubblica. Chiamati Principi, i Grandi Aerones reggono le fila di ogni aspetto della società Siry, regnando di fatto come veri e propri monarchi. Sono infatti loro a scegliere i membri del Senato e sempre loro hanno il potere di esautorarlo in caso non lo ritengano più all'altezza di servire il popolo eletto in maniera efficiente. Diventare un Grande Aerones a Caelyn rappresenta il massimo prestigio a cui un Siry può aspirare, poiché solo loro tengono tra le mani il destino del popolo scelto da Jeddah per diffondere il proprio verbo.

Caste

Titoli Nobiliari e Onorifici

La nobiltà del Caelynryck

spiegazione titoli

  • Non tutti i Patrizi sono avvezzi a munirsi di un’insegna Araldica.
  • I Patrizi che si vogliono dotare di una propria insegna Araldica devono limitarsi esclusivamente a presentare i colori della propria città, senza l’aggiunta di ulteriori figure.
  • I Patrizi che tratteggiano i propri scudi araldici con motivi complessi vengono solitamente trovati poco eleganti ed eccessivamente presuntuosi.
Patrizio

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Patrizio è un titolo onorifico con cui vengono insigniti tutti quei Liberi che hanno raggiunto uno status di ricchezza tale da garantire loro una certa indipendenza economica e potersi così permettere di lavorare in proprio. Solitamente questo titolo viene conferito ai liberi professionisti quali medici, avvocati, notai, ma persino a piccoli capitani con vascelli propri e artigiani particolarmente rinomati. In campagna il titolo serve ad indicare prevalentemente gli agricoltori autonomi e gli uomini di fiducia dei nobili, come per esempio i castellani di alcune fortezze o i comandanti delle piccole guarnigione degli Spadati. Pur non godendo di privilegi diversi rispetto al comune Libero, i Patrizi hanno un certo prestigio sociale, cosa che li rende perfetti intermediari tra la nobiltà e il popolino.

  • Ad ogni nominato Cavaliere viene concesso il diritto di portare uno stemma Araldico personale ed identificativo.
  • Solitamente le figure del proprio stemma fanno riferimenti ad animali simbolici, indicazioni del proprio luogo di nascita o addirittura la resa grafica del proprio cognome (Esempio: la famiglia Fortebraccio ostenta lo stemma araldico di un braccio muscoloso).
  • L’approvazione per uno stemma viene concessa esclusivamente dal Senato di Caelyn attraverso regolare licenza della “Commissione Blasonatura”.
Cavaliere

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I Cavalieri sono il primo gradino della nobiltà Siryca ed è costituito da un letale gruppo di guerrieri direttamente discendente dai primi militi del Culto di Jeddah. Il titolo conferisce di per sé la patente di nobiltà e l'accesso alle magistrature e alle cariche militari riguardanti la casta degli Spadati, ma indica anche l'assenza di terre di possesso. Infatti i Cavalieri non posseggono nulla se non le proprie armi e devono per forza vendere i propri servigi a signori più potenti o servire nelle Legioni Caelynite per trovare fondi necessari al proprio sostentamento. Nessun Cavaliere sognerebbe mai di fare altro lavoro che non quello delle armi, cosa che l'avanzamento tecnologico delle ultime epoche li ha costretti ad un feroce servilismo, segnando di fatto una grave crisi per questi nobili bellicosi. L'orgoglio dei Cavalieri è talmente forte da far sì che molti di essi preferiscano patire la fame e il gelo piuttosto che abbassarsi a compiere lavori non legati alla marzialità. Per questo motivo, all'interno dei ranghi di Cavalieri, i membri di questo ceto che esercitano altre professioni vengono trattati con disprezzo e chiamati sarcasticamente “Mentulanoi” (letteralmente, “Palle Mosce”).

  • I Baroni possono fare sfoggio nella propria araldica di un elmo d’acciaio, simboleggiante il loro ruolo di autorità militare incaricata di proteggere una Baronia.
  • Gli stemmi araldici che presentano tale elemento decorativo vengono definiti coronati d’acciaio
  • Nonostante l’araldica che identifica la famiglia rimanga univoca, ad ogni membro della stessa è consentito esporre una propria araldica personale che però presenti in maniera evidente e riconoscibile gli elementi di quella familiare.
Barone

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I Baroni sono nobili a cui viene affidato il governo di un villaggio o di una piccola fortificazione, come una motta o una casatorre. Sebbene non siano particolarmente ricchi, i baroni hanno abbastanza fondi da potersi permettere un tenore di vita adeguato al proprio rango, il proprio armamento e quello necessario ad equipaggiare un piccolo seguito (generalmente noto come lancia). I baroni svolgono anche il compito di protettori e ufficiali legali del villaggio che governano e ne amministrano la giustizia (delegando ovviamente i casi più importanti ai tribunali della Chiesa). Sebbene conducano una vita agiata rispetto alla maggior parte della popolazione, molti baroni scelgono di servire con la propria lancia presso nobili maggiori o entrare nelle Legioni di Caelyn, in maniera tale da delegare le spese militari al proprio feudatario e godersi meglio i proventi derivati dalle proprie rendite.

  • All’araldica delle famiglie di Conti è imposto e concesso il diritto di esporre il Sole di Jeddah all’interno dello stemma.
  • Il Sole di Jeddah rappresenta la Grazia discesa sulla famiglia e che ha consesso alla stessa di elevarsi al rango di Conti.
  • Se dipinto con colore giallo o dorato, il Sole di Jeddah indica la presenza di un Custode della Chiesa tra i membri presenti o passati della famiglia. In tal caso l’elemento araldico viene definito ”Sole acceso di Grazia”.
Conte

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I Conti sono Spadati particolarmente potenti che hanno il comando di un distretto militare noto come “contea”, che corrisponde alla zona orbitante attorno ad una fortezza. Ricchi e orgogliosi, per secoli i conti hanno svolto il ruolo di guide militari della società Siry, vista l'importanza strategica dei propri possedimenti. I possedimenti di alcuni conti sono talmente ampi da far si che un nutrito stuolo di cavalieri e baroni giuri direttamente fedeltà a loro, mentre altri riescono ad accumulare abbastanza ricchezza da garantire la tenuta di piccoli eserciti personali. Le ultime innovazioni militari, come i cannoni, hanno minato in parte il ruolo di prestigio di questo ceto, visto che alcune loro fortificazioni sono diventate di colpo obsolete e visto l'aumentare delle spese militari per mantenere equipaggiamenti consoni ai tempi. Questo ha generato malcontento all'interno della cerchia dei conti e se alcuni di loro hanno approfittato della situazione per mettere la propria esperienza al servizio delle Legioni, diventandone i principali ufficiali, altri invece risultano tremendamente amareggiati dal cambiamento che sconvolge la società Siry. Tutti i conti giurano fedeltà ad una casata di Aerones e prestano i propri servigi a Duchi e Principi anche se, in virtù del proprio potere militare, questa cerchia di nobili è riuscita a conservare una notevole autonomia che di fatto rende oggi i Conti i soggetti meno legati al pressante clientelismo della società Siry.

  • Lo stemma dei Burgravi è sprovvisto di qualsivoglia cresta araldica.
  • Lo stemma dei Burgravi è obbligatoriamente bipartito dovendo mostrare sul lato sinistro lo stemma originario della famiglia di Burgravi e su quello destro l’Araldica propria della città amministrata.
  • L’assenza di cresta e la bipartizione forzata dello scudo testimoniano l’origine civile e non nobiliare del rango di Burgravio.
Burgravio

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I Burgravi sono il primo scalino della Casta dei Togati e corrispondono a quei nobili incaricati di gestire e amministrare le piccole città e i borghi del Caelynryck. Discendenti dei Capi delle Corporazioni o dei Mastri di Gilda, i Burgravi si arricchiscono tramite il commercio e le attività produttive, vigilando sui maggiori centri di produzione del Caelynryck. Il potere di questa classe di nobili non risiede in vasti appezzamenti di terra o nelle fortezze, bensì nelle botteghe e nei commerci delle città, nel pulsante vivaio della vita cittadina. Pur non possedendo ingenti forze armate, se non quelle assoldate per difendere le proprie merci, i Burgravi contribuiscono alla difesa dello Stato producendo la maggior parte degli equipaggiamenti in dotazione alle legioni, ma soprattutto, aiutando nel mantenimento della poderosa flotta da guerra della Repubblica, in cui spesso servono come capitani.

  • L’araldica dei Margravi presenta una cresta composta da un elmo dorato (in gergo si definisce “coronata d’oro”). Esso rappresenta l’apporto economico che l’attività dei Margravi rappresenta per il Caelynryck tutto.
  • L’araldica dei Margravi deve presentare sul proprio scudo delle onde, testimonianza del dominio sui mari esercitato dagli stessi.
  • La presenza della cresta araldica testimonia l’origine “Spadata” del rango di Margravio, prima che il rango fosse attribuito ai Togati all’apogeo del regno degli Arconti Vilcenzi.
Margravio

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Anticamente il titolo di Margravio indicava un nobile incaricato di difendere il confine della Repubblica Imperiale di Caelyn contro il nemico. Quando al culmine del potere della dinastia Vilcenzi, Caelyn conquistò e sottomise tutte le popolazioni del Continente Orientale, i suoi confini non furono più monti e fiumi, ma bensì i mari. Pirati e predoni delle isole terrorizzavano la costa razziando i villaggi costieri e mettendo a rischio le rotte commerciali. Fu così che i nuovi difensori del confine marino di Caelyn non furono più gli Spadati, ma bensì i Togati nelle figure dei Signori del Commercio, che così ereditarono il titolo di Margravi. A differenza delle altre tipologie di nobili, i Margravi non possiedono terre e risiedono esclusivamente a Caelyn dal cui porto dirigono le attività delle proprie compagnie commerciale. Sono infatti loro a fornire a Caelyn la maggior parte del naviglio, assieme alle più grandi casate di Aerones, e forniscono alla flotta della Repubblica un addestrato corpo di ufficiali marittimi pieni di impeto e fiuto per gli affari. Poche altre nazioni al mondo possono sfidare apertamente i Signori del Mare di Caelyn e i Margravi vanno particolarmente fieri dei propri domini costituiti interamente dalle tolde lignee delle navi, dalla stoffa delle vele e dall'acciaio dei cannoni.

  • L’araldica ducale comporta l’adozione del “manto araldico” segno di potere e dominio su di un Ducato (in gergo lo stemma si definisce ”ammantato”).
  • L’araldica ducale comporta l’adozione del “sole di Jeddah”, simbolo della Grazia Manifesta che ha consentito la scalata della famiglia ai vertici della società Siry.
  • Alcune famiglie di Duchi sono solite bipartire lo scudo araldico presentando oltre al proprio stemma di famiglia anche un eventuale stemma proprio del Ducato governato.
Duca

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I Duchi rappresentano la base del vertice della gerarchia nobiliare Siry e i loro ranghi sono interamente occupati dagli appartenenti alla casta degli Aerones ed essi governano ogni aspetto della vita della Repubblica di Caelyn. I duchi governano sulle Province e sulle metropoli nelle quali è suddiviso il Caelynryck, amministrandone la gestione e la giustizia ordinaria. Per via del proprio status e del proprio immenso potere, i duchi tendono a ritrovarsi al comando dei vari aspetti della vita della Repubblica. Sono i duchi che fungono da ammiragli e generali per le flotte e le Legioni di Caelyn, sono loro che occupano gli scranni più elevati della Chiesa e sono sempre loro, almeno secondo le malelingue, a gestire persino le attività della malavita della Città del Sole. Come recita un celebre adagio caelynita, “non si dà fiato se il Duca prima non l'ha approvato”.

  • Essendo un titolo personale, lo stemma Araldico degli Arciduchi gode di particolare libertà nella propria composizione.
  • Lo stemma degli Arciduchi deve comunque presentare in maniera immediata e riconoscibile l’Araldica della famiglia di appartenenza.
  • Gli elementi esterni allo scudo Araldico dello stemma Arciducale rimangono analoghi allo stemma Principesco.
Arciduca

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Il titolo di Arciduca è strettamente correlato a quello di Principe e al nuovo corso della Triarchia, poiché sia i parenti dei tre Principi fino al secondo grado (figli, genitori, fratelli, sorelle, nipoti abiatici, nonni), sia il coniuge del Principe stesso godranno del trattamento arciducale. Nel pantheon dei grandi nobili, gli arciduchi, oltre al ricoprire cariche elevate in qualsiasi aspetto della vita politica e sociale, saranno patroni di arti e di opere di carità, finanziatori di ricerche e munifici benefattori, tanto di musici quanto di famiglie in disgrazia. Carismatici mecenati, gli arciduchi sapranno anche combinare i matrimoni più vantaggiosi, in cerca di un continuo prestigio e fedeltà per la propria famiglia. Sposare con successo un buon numero di coppie aristocratiche potrebbe infatti garantire gratitudine imperitura al Principe del casato e ciò non fa altro che dimostrare che ogni gesto degli arciduchi è atto unicamente a portare nuove leve nella sfera di influenza del proprio reale congiunto.

  • Lo stemma Principesco ottiene il privilegio di potersi munire di due Tenenti.
  • I Tenenti Araldici rappresentano animali o piante dal forte connotato simbolico. Nel caso dei Principi Boeric-Thorne sono stati scelti dei grifoni, simbolo dell’Impero di Sirycae. Tale scelta è stata da molti interpretata come una dimostrazione pubblica della volontà da parte dei Principi di restaurare la gloria di Sirycae nel Caelynryck.
  • Attualmente solo le famiglie Boeric-Thorne e Vilcenzi hanno diritto a fare sfoggio di tale araldica.
Principe

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Tra tutte le famiglie di Aerones, solo tre hanno avuto la forza necessaria da lasciare un solco indelebile nella storia. Le nobili casate dei Thorne, dei Boeric e dei Vilcenzi hanno dimostrato, nel corso delle ere, di poter guidare i Siry a traguardi mai raggiunti prima assurgendo così allo status di vere e proprie guide per tutta la Repubblica di Caelyn. Per questo motivo, in onore della loro importanza storica, le tre guide di questa famiglia sono stati insignite del titolo di Principi ed è loro che tutte le altre casate del mondo Siry giudicano la propria fedeltà. I Principi d Caelyn possiedono uno status unico che oltrepassa persino i confini della Repubblica, mantenendo una dignità superiore persino a quella dei monarchi dei regni nati dopo il crollo dell'Impero di Faldor. Essere nobili nel mondo Siry è considerata una benedizione di Jeddah. Essere i nobili Signori della Città Santa è un privilegio che il Signore Luminoso conferisce solo ai suoi più abili favoriti.

Caste

Stirpi

"Fynn e Siry sono nemici per natura, come i Fynn ed i Munstri. Come i Fynn e gli Araldiani. Come i Fynn e gli altri Fynn. Dannati Fynn: hanno rovinato il Fynnland"
- Lunetta Calenhad, Fynner della Guardia di Pietra

Pur considerandosi un unico popolo benedetto dalla Rivelazione di Jeddah, la grande importanza che i Siry danno al proprio lignaggio ha fatto si che nel corso dei secoli gli abitanti del Caelynryck si dividessero in sottoculture note con il nome di Stirpi. Ogni stirpe Siryca occupa (od occupava nei casi più travagliati) una precisa regione del Bannoch dando origine alle proprie tradizioni e credenze che pur non entrando in conflitto con la concezione di società espressa dal Codice Jerrecaneo, ne interpretavano le direttive in maniera propria arrivando a differenziarsi (anche in maniera marcata) l’un dall’altra. Ogni Siry è fiero del proprio lignaggio e degli usi e costumi della propria terra, ma la tendenza all'eclettismo di questa cosmopolita etnia fa si che l'orgoglio per le proprie origini sia celebrato con pacato garbo.

Nota Bene: pur essendo il concetto di Chiesa centrale nel mondo Siry, il culto di Jeddah non può essere, considerato nemmeno lontanamente, una trasposizione fantasiosa della moralità e dottrina cristiana rinascimentale. Il culto di Jeddah ha una propria concezione etica e morale, totalmente lontana da qualsiasi corrispettivo e stereotipo della cristianità ,medievale. Concetti come peccato, penitenza e gli altri attributi entrati ormai nel “iconografia della religiosità medievale” non trovano riscontro nella concezione del mondo e della fede dei Siry di Bannoch.

Stirpi
  • Caelyniti
  • Agresti
  • Astambri
  • Diactaroi
  • Felsmanni
  • Hermeti
  • Marghigeni