Descrizione

La Chiesa di Jeddah

"Gli adepti dell'Unico

Forse l’istituzione più antica all’interno del Bannoch, la Chiesa di Jeddah Caelynita è il fulcro, il centro nevralgico per qualunque fedele del Continente Orientale. Fortemente gerarchizzata tanto per compiti quanto per mandati, la Chiesa ha come compiti la cura delle anime, la diffusione e la difesa stessa della fede. Suoi sono i compiti più importanti che hanno permesso in passato, e permettono tutt’ora al Credo di diffondersi ed ancorarsi nei cuori di tutti le genti.

Fini oratori ed accademici, grandi conoscitori di culture e costumi, gli Epistolanti della Chiesa sono anche uomini e donne di fine acume politico e validi combattenti, impiegati anche nei ranghi delle Legioni come guide spirituali, consiglieri e comandanti di reggimenti e guardie d’onore. La Chiesa di Jeddah è il pilastro su cui si fonda tutto il mondo Siry e di conseguenze i suoi membri si trovano in ogni ambiente. Tra i membri delle Legioni Imperiali, sulle navi delle Classis Invicta, alla guida di famiglie nobiliari, compagnie commerciali ed attività lucrose, i prelati di Jeddah vivono appieno all’interno del proprio stato e rappresentano la principale forza politica e sociale dell’interno Caelynryck. Alla Chiesa spetta anche il compito, tutt’altro che di secondo piano, d’eleggere l’Araldo, attraverso quello che è chiamato il “Santo Concilio”.

Tra le armi di cui dispone la Chiesa per difendere e diffondere il Culto di Jeddah, recentemente essa annovera l’Iconoclageria, ovvero l’incorporamento vero e proprio di antiche e sacre reliquie, appartenenti ai grandi Santi della Chiesa. Da recenti studi essa si è rivelata essere una manifestazione di Psionismo

Descrizione

Storia

È impossibile scindere la storia della Chiesa di Jeddah Caelynita da quella del popolo Siry e da quella del Principato di Caelynryck. Sin dalla sua fondazione a partire dal Concilio di Caelyn, la Chiesa di Jeddah Caelynita ha svolto un ruolo unificante nella cultura Siry, l’unica autorità politica e religiosa capace di esercitare per oltre sei secoli un potere quasi egemonico su qualsiasi terra del Continente Orientale. Eppure, nonostante seicento anni di gloriosa storia, gli ultimi decenni hanno portato la più monolitica e granitica tra le organizzazioni a cambiare per fronteggiare un mondo che cambia inesorabilmente.

La Rivoluzione Fynn sembrò porre temporaneamente un freno alla capacità della Chiesa di esercitare il proprio primato e la propria volontà su ogni angolo del mondo. Durante tale periodo, mentre nel Bannoch ardeva il fuoco della guerra civile, molti prelati delle province esterne alla penisola provarono a rivendicare la propria autonomia da Caelyn, formando chiese nazionali autonome, dotate di una propria personale gerarchia ecclesiastica e proprie dinamiche interne. In un primo momento la Chiesa del Caelynryck sembrò tagliata fuori dal resto del mondo, incapace di reagire, semi distrutta a causa della guerra civile che aveva portato il precedente Araldo Roland Thorne ad essere spodestato dal fratello, il nuovo Araldo Johan Thorne.

Mentre il Continente iniziava a cadere vittima delle prime insurrezioni Fynn al di fuori del Bannoch, il clero di Caelyn iniziò a pensare ad un modo per recuperare la propria egemonia perduta. Il primo a dare una risposta a questo quesito fu proprio Johan Thorne. L’Araldo fu il primo ad intuire che l’enorme minaccia rappresentata dai Fynn potesse fungere nuovamente da collante con cui riunire le varie Chiese Nazionali dopo lo scisma. Incontrastato signore di Caelyn, pur mostrandosi abbastanza cedevole verso le aspirazioni Fynn nel Bannoch, Johan Thorne si dedicò anima e corpo alla lotta contro i figli di Corbec nel resto del mondo. Facendo leva sulle paure legate ad una eventuale vittoria del Gwenneth Fynn sul credo di Jeddah, e accettando di concedere leggere autonomie amministrative locali, l’Araldo riuscì a riunire e a riottenere la fedeltà delle varie Chiese nazionale, che abbandonarono i propri intenti scismatici riconoscendo la supremazia dell’Araldo di Caelyn. Non contento di questo risultato, Johan si spinse oltre riuscendo a legare tutti gli stati ancora retti da una nobiltà Siry in un’unica grande coalizione nota con il nome di Santa Alleanza, capace di potersi confrontare ad armi pari con le nazioni aderenti al Gwenneth riunite nel famigerato Patto Scarlatto.

Grazie agli sforzi del Thorne la Chiesa di Caelyn non solo ritrovò il proprio primato religioso ma fu in grado di frenare l’espansione di forze filo-Fynn nel resto del Continente. Nonostante tali risultati, la mitezza e la pacatezza dell’Araldo nei confronti delle richieste Fynn nel Bannoch, manifestatesi con il rifiuto di iniziare una guerra contro i figli di Corbec dopo la “battaglia dei Quattro Fynner”, dove un distaccamento della Grande Armata annientò una colonna di cavalieri del Sole Fulvo in missione religiosa guidata direttamente da Erik Thorne, il figlio dell’Araldo, gli alienò diverse simpatie da parte delle frange più estremiste del clero.

Quando alla morte di Johan gli successe al seggio di Araldo il nipote, Peter Thorne, intenzionato a mantenere la linea politica del nonno, parte del clero Caelynita cospirò contro la Chiesa stessa appoggiando il Custode Franek Forjon nel tentativo di usurpare lo scranno araldico e di riorganizzare la Chiesa. Le insurrezioni di questi vennero interpretate come una vera e propria eresia, dando inizio alle famigerate Guerre Forjonite durante le quali le principali potenze del Continente Orientale lottarono contro Franek Forjon ed i suoi seguaci. Le Guerre Forjonite permisero al nuovo Araldo Peter Thorne di confermare la propria posizione di Araldo in maniera indiscutibile e, soprattutto, di portare avanti una serie di riforme ecclesiastiche capaci di mutare profondamente la Chiesa.

Nei quindici anni di dominio sulla Chiesa di Jeddah Caelynita, l’Araldo Peter Thorne è riuscito non solo a riconfermare la centralità della Chiesa di Caelyn, ma addirittura ad aumentare le sue prerogative, limitando ai rappresentanti della stessa il compito di eleggere un nuovo Araldo. Persino all’interno della società Caelynita stessa il ruolo del clero si ritrovò rafforzato e maggiormente inserito grazie all’emanazione del Codice Peteriano e la conseguenza riforma dello stato Caelynita. Grazie alla trasformazione del Caelynryck da Repubblica a Principato, retto personalmente dall’Araldo di Jeddah, membri del clero hanno potuto avere la possibilità di ereditare uffici e competenze statali saldando così il potere ecclesiastico ad ogni aspetto della macchina statale Caelynita.

In quest’era turbolenta, la riformata Chiesa di Jeddah Caelynita sta aumentando nuovamente il proprio potere, sia all’interno del Principato di Caelyn che anche nei confronti delle Chiese delle altre nazioni fuori dal Bannoch. Sebbene in molti credano che il “Tempo dell’Eclisse” sia ormai venturo, i segni di questa rinascita ecclesiastica hanno fatto iniziare a sperare che forse, l’Araldo e la sua Chiesa, riusciranno a portare a compimento la Sacra Missione, schiacciando i nemici della fede e permettendo così all’umanità di riacquistare il proprio posto al fianco di Jeddah.

Rapporti con il Caelynryck

La Chiesa di Jeddah è il pilastro su cui si fonda tutto il mondo Siry e di conseguenze i suoi membri si trovano in ogni ambiente. Tra i membri delle Legioni Imperiali, sulle navi delle Classis Invicta, alla guida di famiglie nobiliari, compagnie commerciali ed attività lucrose, i prelati di Jeddah vivono appieno all’interno del proprio stato e rappresentano la principale forza politica e sociale dell’interno Caelynryck.

Storia

Gerarchia e Formazione

Gerarchia

Araldo di Jeddah: l’Araldo di Jeddah è la guida spirituale del mondo Siry, voce in terra del Signore Luminoso e di diritto Principe di Caelyn. L’autorità dell’Araldo sulla Chiesa di Jeddah è assoluta, il suo volere divino e la sua volontà prontamente eseguita da ogni prelato e fedele del Culto di Jeddah Caelynita. La carica di Araldo di Jeddah è vitalizia. L’elezione del nuovo Araldo è affidata al Santo Concilio.

Arcilettore: l’Arcilettore della Petra, solitamente un prelato donna, svolge il ruolo di secondo in comando dell’Araldo nonché guida di uno dei tre collegi nei quali è diviso l’operato del clero. Oltre al compito di guidare il proprio Collegio, l’Arcilettore viene chiamato a fare le veci dell’Araldo in assenza di quest’ultimo e a guidare la Chiesa nel periodo che intercorre tra la morte di un Araldo e l’elezione del suo successore. L’Arcilettore è scelto dall’Araldo in persona.

Lettore: i Lettori di Mandato Palatino sono i membri del Clero che si occupano dell’amministrazione e della gestione delle circoscrizioni ecclesiastiche note con il nome di Lettorati. I Lettori di Mandato Ecumenico sono posti invece alla guida dei collegi ecclesiastici, di cui supervisionano le operazioni. I Lettori vengono scelti direttamente dall’Araldo.

Emissario: gli Emissari di Mandato Palatino sono i membri del Clero che si occupano dell’amministrazione e della gestione delle circoscrizioni ecclesiastiche note con il nome di Emissariato. Gli Emissari di Mandato Ecumenico invece agiscono come specialisti, dotti e campioni dei vari collegi ecclesiastici a cui sono assegnati, supervisionando l’addestramento degli Iniziati del Culto.

Epistolante: gli Epistolanti Palatini sono i membri del clero incaricati della gestione della circoscrizione ecclesiastica nota con il nome di Cappellania (o mensa). Gli Epistolanti di Mandato Ecumenico servono all’interno dei collegi ecclesiastici, affinando la propria formazione sotto la supervisione dei Lettori e degli Emissari e servendo la Chiesa sul campo ogni singolo giorno della propria vita.

Iniziato: gli Iniziati sono coloro che si sottopongono allo studio del Culto di Jeddah affinché possano venir ordinati Epistolanti. I membri più valenti tra gli Iniziati del Culto vengono solitamente chiamati a svolgere il proprio tirocinio formativo alla Petra e vengono insigniti del Mandato Ecumenico.

Organizzazione Interna

Plurisecolare, gigantesca, diffusa su tutto il Continente Orientale, non dovrebbe sorprendere se la Chiesa Caelynita si sia dotata nel corso degli anni di una organizzazione monolitica che permetta ai suoi membri di difendere il credo e le anime dei milioni di credenti in Jeddah. Sebbene nel corso dei secoli la struttura ecclesiastica abbia perso il proprio centralismo cedendo parte di autonomia alle varie chiese nazionali, l’Araldo di Jeddah e la Chiesa Caelynita mantengono ancora oggi il proprio indiscusso primato rendendola l’unica forza in grado di poter dettar legge in maniera chiara e diretta su vaste parti del Continente Occidentale.

L’Araldo di Jeddah e la Chiesa di Jeddah Caelynita mantengono ancora il proprio primato invariato, potendo esercitare il proprio potere diretto sul territorio del Sacro Principato del Caelynryck, ed indiretto su altri territori stranieri noti come Arcilettorati. Gli Arcilettorati sono entità ecclesiastiche che solitamente ricoprono i confini di una nazione, all’interno dei quali decisioni di tipo ecclesiastico ed amministrativo vengono lasciate ad un Arcilettore, capo della Chiesa locale. L’Arcilettore ha totale autonomia per quanto riguarda l’elezione del clero locale, le scelte politiche e l’amministrazione di beni ed immobili, ma deve sottostare all’autorità Caelynita ed Araldica per qualsiasi decisione legale ed in caso teologica. Attualmente esistono vari Arcilettorati: l’Arcilettorato di Hermet (formalmente corrispondente alle odierne Terre Contese, anche se l’autorità dell’Arcilettore è posta in dubbio da altre forze politiche), l’Arcilettorato di Auster (nel quale la figura dell’Arcilettore coincide con la figura del Monarca), l’Arcilettorato di Araldia e l’Arcilettorato di Ardania.

L’Araldo di Jeddah, oltre ad esercitare un comando diretto sulle questioni teologiche e legali in tutta la comunità Siry, esercita il proprio ruolo di guida della chiesa locale non in una Arcilettura ma direttamente entro i confini del Sacro Principato del Caelynryck (sebbene in molti facciano notare che, vista la vicinanza, il suo potere sconfina spesso e volentieri persino con un dominio diretto sugli Arcilettorati presenti nella penisola del Bannoch). Per questo motivo il clero Caelynita, trovandosi nel duplice compito di rappresentare sia il clero locale del Caelynryck che il clero dell’intera comunità di Jeddah, è organizzato in maniera leggermente diversa rispetto al resto della comunità ecclesiastica Siry.

Qualsiasi membro del clero Caelynita al momento dell’apposizione del Sigillo della Lettura (l’ordinamento a sacerdote) viene investito con un mandato che sancisce la sua area di competenza: il Mandato Palatino ed il Mandato Ecumenico.

N.B.: attualmente è consentito per i nuovi PG ricevere esclusivamente il Mandato Ecumenico.

Mandato Palatino

Coloro che vengono investiti del Mandato Palatino rivestono un compito analogo a quello rivestito da qualsiasi membro di un Arcilettorato straniero: la cura di una determinata area. Il Mandato Palatino si suddivide in tre grandi circoscrizioni all’interno della quale operano i suoi membri: il Lettorato, l’Emissariato e la Cappellania. Il Lettorato è la circoscrizione più grande esistente, ed al momento nel Caelynryck né esistono solo tre: il Sacro Dominio (retto personalmente dall’Araldo e corrispondente all’area sud occidentale del Caelynryck), il Lettorato di Prypet (corrispondente all’area centro-settentrionale della regione) ed il Lettorato di Lysengard (corrispondente all’area sud-orientale del Caelynryck ed alla Marca Hermete). Ogni Lettorato, ad eccezione ovviamente del Sacro Dominio, è retto da un Lettore che ha il comando supremo sulle forze clericali della regione, rappresenta la massima autorità ecclesiastica e risponde esclusivamente all’Araldo del propri gesti. Ovviamente, visto l’immenso potere che tali figure esercitano è prassi (ma non legge) che a ricevere tale titolo sia un membro di una delle famiglie di Aerones che abitano all’interno del Lettorato. Questo fatto aggiunge, ovviamente, potere politico all’Araldo portando naturalmente le grandi famiglie locali a contendersi i suoi favori per ricevere in cambio lo scranno.

All’interno dei Lettorati esistono circoscrizioni intermedie, corrispondenti ai tempi delle città più grandi, popolose, a monasteri fortezza o pievi particolarmente ricche, note come Emissariati. L’Emissariato è retto da un prelato di alto rango noto con il nome di Emissario che si occupa dell’amministrazione locale ed esercita il proprio mandato sui laici del luogo e su eventuali clerici posti sotto la propria supervisione dal Lettore circostante o dall’Araldo. Anche in questo caso, visto il potere politico, economico e militare rappresentato dagli Emissari, si tende a concedere tale titolo ad una famiglia di notabili locali. Non è un caso se esistono vere e proprie dinastie di “nobili Emissari” che governano una data area da secoli. Ovviamente essi sanno che il proprio primato dipende semplicemente dal volere dell’Araldo e si guardano, solitamente, bene dal contrariare le sue posizioni.

L’ultima circoscrizione è nota con il nome di Cappellania (o Mensa, nel linguaggio più arcaico) e corrisponde ad una singola parrocchia, tempio di quartiere o di villaggio e cappella sacra, posta sotto il diretto controllo di un Epistolante, che ha il compito di amministrare i riti sacri e curare l’anima degli abitanti locali. Solitamente le Cappellanie vengono utilizzate come banchi di prova per i nobili che hanno preso i voti (cercando di renderli quindi candidati più presentabili a ricevere scranni di maggior potere) o come esperienze formative per chierici promettenti. Non è raro che un Epistolante di umili origini che dimostri particolare carisma, efficienza amministrativa o altre doti venga, grazie alle abilità dimostrate nell’amministrazione del gregge di una cappellania, elevato ad uffici più importanti o chiamato a rivestire il Mandato Ecumenico.

Mandato Ecumenico

Se chi riceve il Mandato Palatino ha dei doveri verso una particolare comunità, chi riceve il Mandato Ecumenico ha doveri verso TUTTI i fedeli di Jeddah e deve agire come espressione della volontà dell’Araldo. All’inizio del proprio mandato tutti gli Iniziati del Culto di Jeddah ricevono il Mandato Ecumenico, necessario per potersi addestrare presso la Petra e ricevere i propri ordini sacri nel centro della fede Caelynita.

Tutti gli Iniziati del Culto di Jeddah iniziano la propria ascesa verso la nomina ad Epistolante presso la Petra dove gli Emissari con Mandato Palatino si occuperanno di addestrarli personalmente, spiegando i compiti di ogni membro del clero, instillando nelle nuove leve il seme dell’Ortodossia ed insegnando quali pensieri possano essere considerati leciti o illeciti. Tra gli Iniziati, coloro che hanno dimostrato più abilità e perspicacia vengono solitamente chiamati al momento dell’Ordinazione, a continuare a svolgere il Mandato Ecumenico invece che quello Palatino.

I membri ordinati del clero che rivestono il Mandato Ecumenico ricevono lo status di “Messi Araldici” , agenti dell’Araldo, che gli conferisce maggiore autorità rispetto alla propria controparte di Mandato Palatino e consente di operare in nome del Santo tra i Santi. Non venendo dislocati in nessun tipo di circoscrizione ecclesiastica, gli Epistolanti Ecumenici continuano a risedere nella Petra dove continueranno ad addestrarsi in determinati aspetti della fede entrando in uno dei tre Collegi Ecclesiastici che caratterizzano il Mandato Ecumenico. L’addestramento collegiale viene assicurato dagli Emissari del Collegio, che agiscono come agenti specializzati e veterani della Chiesa rivestendo prerogative uniche. L’Epistolante viene considerato continuamente un “apprendista” all’interno del Collegio fino a quando non avrà dimostrato le proprie qualità ottenendo la nomina ad Emissario. Ogni Collegio e le sue attività sono gestite da un Lettore, chiamato in gergo, Lettore Conciliare, munito del diritto di sedere nel Concilio che in caso nominerà un nuovo Araldo. Solitamente uno dei tre Lettori Conciliari riceve il titolo di Arcilettore della Petra, che lo pone automaticamente come secondo dell’Araldo, suo sostituto e soprattutto, colui che si occuperà di amministrare la Chiesa di Jeddah Caelynita fino a quando non verrà eletto un nuovo Araldo.

I Collegi Ecclesiastici

Spadigeri

Il Collegio degli Spadigeri (dall’Alto Siryco, coloro che portano la spada) racchiude al proprio interno tutti quei membri del Clero con una spiccata attitudine alle armi e che dedicano la propria vita alla difesa fisica della fede. Gli Spadageri vengono addestrati all’arte del combattimento, alla tattica e all’oratoria in quanto loro compito è quello di spingere i fedeli alle armi contro qualsivoglia minaccia. Non è raro che gli Spadageri servano al contempo nelle Legioni Imperiali, all’interno delle quali rivestono il ruolo di Cappellani Militari e consiglieri spirituali. Gli Emissari Spadigeri sono solitamente incaricati di fungere da comandanti per eventuali forze militari al servizio della Chiesa, vengono spesso inviati ad organizzare cellule militanti di fedeli in territori ostili, scorta armata per l’Araldo ed importanti prelati. Gli Emissari Spadigeri ricevono automaticamente il rango di Pentarca o Capitano delle Legioni Imperiali Caelynite o della Classis Invicta. Il Lettore del Collegio degli Spadigeri solitamente riveste il ruolo di Difensore della Fede, comandante sul campo di ogni raggruppamento militare posto sotto il comando della Chiesa (ad eccezione dell’Ordine del Sole Fulvo).

Clamanti

Il Collegio dei Clamanti (in alto Siryco “coloro che chiamano”) si occupa della salute spirituale del Caelynryck. I suoi membri si muovono all’interno della società, innalzando inni a Jeddah, aiutando la popolazione comune come medici o professionisti di qualsivoglia genere ed assicurandosi che la società rimanga attaccata a Jeddah ed alla sua chiesa nella maniera più ortodossa possibile. I Clamanti fungono quindi da rappresentanza politica dell’Araldo, cantando le lodi della civiltà prescelta da Jeddah e propagandando il volere della sua Chiesa. Gli Emissari del Collegio dei Clamanti vengono utilizzati come diplomatici ufficiali del Santo tra i Santi, diventando manifestazione del suo volere e suoi personalissimi messaggeri. Il Lettore del Collegio dei Clamanti riveste il ruolo di Sommo Ciambellano dell’Araldo, aiutandolo nella gestione burocratica della Chiesa e fungendo da suo massimo rappresentante nelle questioni diplomatiche.

Ortodossisti

Il Collegio degli Ortodossisti contiene al proprio interno gli esperti, i saggi e gli studiosi della Chiesa, incaricati di determinare cosa sia lecito o illecito all’interno della dottrina, di valutare eventuali nuove proposte teologiche e valutare l’aderenza ai precetti della Chiesa dei membri della stessa. Si occupano anche della gestione delle reliquie e degli Archivi storici della Petra. Per questa ragione solitamente sono inviati in missione per raccogliere particolari reliquie o conoscenze disperse in tutto il Bannoch. Gli Emissari del Collegio degli Ortodossisti si occupano di comporre la commissione ecclesiastica che stabilisce la liceità o meno di determinati pensieri e di valutare l’idoneità all’elevazione a Custode di uno Psionico. Non dovrebbe sorprendere, visto il ruolo ricoperto, se il Collegio degli Ortodossisti lavori a stretto contatto con i Giudici della Chiesa di Jeddah. Il Lettore del Collegio riveste il ruolo di Sigillifero Araldico, in quanto è egli rappresenta (ad eccezione dell’Araldo) la massima autorità nel giudizio teologico riconosciuta dalla Chiesa di Jeddah.

Elezione dell' Araldo

La carica di Araldo, massimo rappresentante in terra di Jeddah e guida assoluta della sua chiesa, è una carica vitalizia ma di natura elettiva. Questo significa che alla morte di colui che riveste tale ruolo i più importanti prelati della Chiesa di Jeddah, gli alti ufficiali dei vari organi ecclesiastici e coloro che hanno ricevuto il Sigillo della Custodia si riuniscono in un ente, noto come “Santo Concilio”, destinato all’elezione di un Araldo.

Visto che l’assembramento di così tanti notabili presso Caelyn può richiedere tempo (aumentato ulteriormente dalle discussioni interne per l’elezione) il potere nella Chiesa in tale periodo viene assunto dall’Arcilettore della Petra. È tradizione che il ruolo di Arcilettore della Chiesa sia rivestito da un prelato donna, ineleggibile quindi al rango di Araldo, per evitare che questi possa abusare del proprio potere temporaneo forzando le decisioni del Concilio in proprio favore.

Gli aspiranti al seggio di Araldo possono essere presentati esclusivamente dai membri eleggenti del Santo Concilio (è permesso il cambio di candidato durante le sedute) e possono essere eletti ESCLUSIVAMENTE gli individui di sesso maschile che hanno ricevuto il Sigillo della Custodia o il Sigillo della Lettura. Onde evitare un inutile prolungamento dei tempi il Codice Jerrecaneo sancisce che l’elezione del nuovo Araldo debba avvenire ENTRO i due anni dalla morte del precedente. In caso di impasse, l’ultima votazione effettuata durante questo periodo di tempo, indipendentemente dallo scarto di voti, verrà considerata valida. Solitamente un Araldo per essere eletto deve ottenere almeno i tre quarti dei voti dei membri del Concilio.

Membri eleggenti

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Sommo Giudice del Santo Ordine dei Giudici.

Gran Maestro del Sole Fulvo.

Ogni individuo proclamato Custode di Jeddah.

I Lettori Conciliari.

I Lettori del Sacro Dominio del Caelynryck

Gli Arcilettori

Il numero ed il tipo di membri eleggenti del Santo Concilio venne stabilito durante gli anni della Cremisi Primavera, quando le varie Chiese Nazionali accettarono di rientrare sotto l’egemonia della Chiesa di Jeddah. La scelta dei membri fu una manifestazione della ritrovata supremazia Caelynita all’interno del gregge dei fedeli, in quanto i soli voti dei membri del Caelynryck bastano ad assicurare l’elezione ad Araldo di qualsiasi candidato, ben prima che gli Arcilettori delle altre nazioni abbiano il tempo di muoversi dalle proprie sedi.

Espulsioni, degradazioni e dimissioni

Una voltaricevuto il Sigillo della Militanza non è possibile abbandonare la carriera Ecclesiastica e nessun tipo di dimissioni saranno accettate. Ad ogni modo per prelati in età avanzata è consentito un ritiro a vita privata o dotato di mansioni più leggere e confortanti. Solitamente perdere lo status ecclesiastico equivale ad una condanna di eresia o ad una vera e propria Foherizzazione

Competenze

    Iconoclageria: [Psionismo Minore-vietato agli Psionici] il Personaggio è in grado di ricevere UNA singola Icona di Jeddah e di sottoporsi al rituale di Iconoclageria, potendo usufruire dei poteri concessi da quest’ultima [600 p.x.]

Gerarchia

Iconoclageria

L’Iconoclageria è un prodigio di Psionismo minore da poco entrato all’interno dell’arsenale della Chiesa di Jeddah Caelynita. Secondo la storiografia ecclesiastica, nel corso dei secoli, ossa, simulacri, oggetti ed armi appartenuti ad un defunto Custode avrebbero dato segno di possedere ancora il potere del proprio “patrono”, sprigionando in determinati casi i poteri di quest’ultimi in veri e propri miracoli. Secondo studi più “scientifici”, tale prodigio è permesso dagli Echi Psionici che si formerebbero naturalmente al momento della morte su oggetti e sul corpo dello Psionico defunto e che, in determinate occasioni, danno occasionalmente vita a fenomeni noti come Sovrapposizioni Psioniche.

L’Iconoclageria è l’arte di provocare coscientemente tali Sovrapposizioni attraverso l’impianto di particolari amuleti recanti immagini sacre ed una piccola reliquia del Custode, note come “icone”, all’interno del corpo di un membro della Chiesa. Si ritiene che tale doloroso passaggio possa in qualche modo connettere l’eco psionico della reliquia alla ghiandola di Worth del fedele permettendo quindi l’utilizzo conscio delle stesse per provocare una Sovrapposizione.

Modalità di apposizione

L’apposizione di una icona al corpo di un Iconoclagero (dall’alto Siryco “colui che porta l’icona”) avviene attraverso un rito particolarmente doloroso che evoca gli ultimi istanti di vita del Custode a cui il fedele è legato, o della cui icona egli si vuole fare portatore. L’icona solitamente è costituita da una medaglietta di oro sottile recante l’effige del Custode ed ospitante una piccola nicchia all’interno della quale viene allocata la reliquia (solitamente un capello, un pezzo d’osso o una parte di vestiario). L’Iconoclagero dovrà passare la giornata immediatamente precedente alla cerimonia di conferimento dell’icona in totale preghiera, prostrato davanti alla statua del Custode che si intende onorare. Non gli sarà concesso dormire né bere o mangiare per tutta la durata di tale devozione. Una volta concluso tale periodo egli verrà portato innanzi all’Araldo o ad uno dei Lettori, che gli conferirà il diritto di portare tale effige e lo incaricherà di custodire l’icona anche a scapito della propria vita.

Subito dopo il candidato verrà portato nei sotterranei della Petra, ove dovrà affrontare il supplizio vero e proprio. Mentre egli affronterà la propria ordalia, un emissario si incaricherà di scaldare sul fuoco l’icona che poi verrà apposta ancora rovente sullo sterno dell’Iconoclagero. Se l’aspirante avrà dimostrato la propria fede, l’icona si salderà indissolubilmente alle ossa del suo corpo, sancendo la completa comunione tra fedele e Custode.

Il rito dell’Iconoclageria indebolirà permanentemente il fisico dell’Iconoclagero, ma lo renderà in grado di utilizzare parte dei poteri e delle competenze del proprio Custode.

Icone

Icona di Magda Carryn

Rituale: l’aspirante Iconoclagero viene legato ad un palo, mentre uno degli Emissari incaricati di supervisionare il rituale provvederà a strangolarlo con un laccio di cuoio mentre un coro di Epistolanti dedicherà un canto alla Custode Magda Carryn, prima Custode e moglie dell’Araldo Petyr Thorne. Al culmine di tale rituale un altro emissario provvederà ad apporre l’icona sullo sterno dell’Iconoclagero sancendo il legame con il Custode.

Effetti Passivi: come Magda Carryn, prima tra i Custodi, l’Iconoclagero diventerà in grado di comprendere ogni linguaggio, scritto od orale, mai prodotto dall’uomo, potendo usare tale conoscenza a proprio piacimento per portare la voce di Jeddah in ogni dove. Il PG diventa in grado di comprende, parlare, leggere e scrivere in qualsiasi linguaggio umano.

Effetto Attivo – Tempra Ferrea: il PG è in grado di evocare parte dei poteri di Magda Carryn, una tra gli ultimi Psionici del Bannoch a manifestare alcuni portenti attribuibili alla categoria di psionici perduti noti come Forgia Anima. Il potere è istantaneo. Il PG è in grado di indurire TUTTA la propria epidermide fino a fargli assumere la consistenza e l’aspetto dell’Acciaio. Per 1d10 turni il PG ottiene una Resistenza naturale pari a 6 contro i danni da Lacerazione, Botta o Perforazione. L’utilizzo del potere costa 2 PV al momento dell’attivazione.

Malus: il Personaggio subisce un decurtamento permanente di 4 PV.

Icona di Roland Lantach

Rituale: l’aspirante Iconoclagero viene fatto sistemare all’interno di una “vergine di ferro” che presenta un’apposita finestra per lo sterno. Una volta chiusa tale crudele macchina di tortura la pelle ed il corpo dell’aspirante verrà trafitta da migliaia di aghi e chiodi, mentre all’esterno un gruppo di Epistolanti canterà le lodi del Custode Roland Lantach, Guaritore di ogni male. Quando la cerimonia sarà al culmine, un Emissario applicherà l’icona rovente sullo sterno dell’aspirante attraverso la finestrella presente sulla vergine di ferro, sancendo il legame con il Custode.

Effetti Passivi: come Roland Lantach, il più amato tra i Custodi e più grande guaritore della Chiesa di Jeddah Caelynita, l’Iconoclagero diventerà immune a qualsivoglia tipo di veleno o malattia.

Effetto Attivo – Santo Sacrificio: il PG è in grado di evocare parte dei poteri di Roland Lantach, uno tra i più potenti Psionici Guaritori mai apparsi nel Continente Orientale. Il potere è istantaneo. Il PG sarà in grado di emanare un’aura rinvigorente che si estenderà in ogni direzione dalla sua figura per 20metri. Qualsiasi alleato dello Psionico all’interno di tale area recupera immediatamente 1d10 PV. Al contempo l’utilizzo di tale potere consumerà la salute dello Psionico che subirà 1d20 danni.

Malus: il Personaggio subisce un decurtamento permanente di 4 PV.

Icona di Jerrek Thorne

Rituale: l’aspirante Iconoclagero verrà legato ad una sedia metallica e assumerà un potente veleno noto come lo “Strangolatore”. Mentre il candidato si contorcerà in preda agli spasmi causati dal veleno, gli Epistolanti intoneranno le lodi del Custode Jerrek Thorne, Sommo Legislatore della Chiesa e creatore del Codice Jerrecaneo. Al culmine della cerimonia, un emissario apporrà l’icona di Jerrek sullo sterno dell’Iconoclagero sancendo il legame con il Custode

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Effetti Passivi: come Jerrek Thorne, legislatore della Chiesa di Jeddah e pilastro di tutta la società Siry, l’Iconoclagero sarà ammantato dalla Grazia Manifesta e protetto da ogni calore e artificio psionico. Il PG diventa immune ai danni da Fuoco e a quelli Psionici.

Effetto Attivo – Divina Maestà: il PG è in grado di evocare parte dei poteri di Jerrek Thorne, una tra gli ultimi rappresentanti della categoria di psionici perduti noti come Luminoi. Il potere è istantaneo. Il PG prenderà ad emanare una luce accecante che atterrirà qualsiasi nemico sia impegnato contro di lui. Qualsiasi avversario intenda tirare a distanza contro l’Iconoclagero subirà automaticamente un Malus di -8 alla propria caratteristica di Mira. Qualsiasi PG sia ingaggiato in combattimento corpo a corpo direttamente contro l’Iconoclagero subirà un malus pari al 40% alla propria caratteristica di Maestria sia per azioni offensive che difensive. Divina Maestà può essere prolungato per più turni per un costo di 2 PV al turno (compreso il turno di attivazione).

Malus: il Personaggio subisce un decurtamento permanente di 4 PV.

Armatura del silente Mietitore

L’armatura del Silente Mietitore è un’armatura composta da spesse placche di metallo orrendamente fuse insieme in modo da consentire la maggior protezione possibile. Più simile ad uno scafandro che non ad un’armatura normale, questo gigantesco ammasso di metallo (dal peso pari a 200 kg) sarebbe normalmente importabile per qualsivoglia essere umano, se non fosse che il suo utilizzatore faccia uso dell’Infuso del Silente Mietitore, capace di potenziare le potenzialità del corpo per permettergli di meglio sorreggere il peso di tale arma. Resistente alla maggior parte delle armi da guerra, alle armi da fuoco e persino a piccoli pezzi di artiglieria, le Armature del Mietitore vengono utilizzate solo per affrontare le bestie più grosse ed imponenti, sacrificando l’agilità e parzialmente la capacità offensiva in favore di un enorme potere difensivo.

Armatura del Silente Mietitore (copre tutto il corpo): Automaticamente Iper Pesante| Immune alla lacerazione | Resistenza da botta 10| Resistenza da Perforazione 12 |Resistenza da Fuoco 5 |Resistenza Psionica 5|



Tonico del Senza Dolore

Pozione ricavata dagli intestini del Senza Dolore. Come la creatura in questione, la pozione del Senza Dolore provoca nel soggetto che l’utilizza una pace dei sensi incredibile aumentando la sua resistenza e tolleranza al dolore. Per 1d10 turni il PG che fa uso del Tonico del Senza Dolore ottiene un +2 alle caratteristiche di Resistenza, +4 ai Punti Ferita e -2 alla propria Destrezza. Il Personaggio diventa immune a qualsiasi effetto psicologico rivolto contro di lui (anche a quelli Psionici). Il giorno dell’utilizzo di tale pozione il Personaggio che ne ha fatto uso sarà afflitto da sonnolenza e letargia.

Ingredienti:

Viscere di Senza Dolore (400 gr)

• Miele (2 cucchiaini per il sapore, opzionale)

• Olio di chiodi di garofano (1 cucchiaio)

• Foglie di tè (una manciata, effetto eccitante per contrastare in minima parte l’effetto dell’infuso base)

Ingredienti per l’infuso base:

Le dosi qui riportare basteranno per una ventina di pozioni. Quando l’infuso non viene utilizzato conservarlo in un luogo fresco e buio. Si consiglia di usare due cucchiai per ogni pozione solo entro i 65 giorni dall’inizio dell’infusione. Dimezzare passati i 65 giorni. Non utilizzare dopo gli 80 giorni di infusione.

• Oppio (150 gr)

• Erba Morella (400 gr)

• Cicuta Minore (400 gr)

• Stramonio (400 gr)

• Lattuga selvatica (400 gr)

• Mandragora officinarum (400 gr)

Procedimento:

1. Preparare l’infuso base con le erbe, l’oppio e mettendo tutto a macerare nell’acqua (sufficiente a coprire gli ingredienti) in un luogo buio e fresco per almeno 50 giorni.

2. Far essiccare le viscere di Senza Dolore per 15 giorni (si consiglia un ambiente ventilato e dalle basse temperature)

3. Portare ad ebollizione una tazza d’acqua con una manciata di foglie di tè miele ed olio di garofano.

4. Unire le viscere tritate e lasciare raffreddare.

5. Unire non più di 2 cucchiai di infuso base, 3 per i soggetti più massicci.

Infuso del Silente Mietitore

questo infuso, che sfrutta sieri di api e calabroni, veleni di vari animali e (si sussurra) il fegato di un Borg, provoca nell’utilizzatore una innaturale crescita della massa muscolare (lingua compresa!). Il PG ottiene un bonus di +2 alla caratteristica di Forza, +2 ai Punti Ferita e la possibilità di indossare l’Armatura del Silente Mietitore. Al contempo egli subisce un malus di -2 alla propria Destrezza, -20 alla propria Maestria e la capacità di parola. L’infuso del Silente Mietitore dura un giorno interno. Per la settimana successiva il PG che ne ha fatto utilizzo dovrà rimanere a riposo.

Ingredienti:

• Polvere di tendine (300 gr) e fegato (150 gr) di Borg

• Alcool

• tintura madre di passiflora (20 gocce)

• Decotto di betulla

• Veleno di calabrone (10 gocce)

• Zucchero

Procedimento:

1.Essiccare gli organi per almeno 20 giorni (si consiglia un ambiente ventilato e dalle basse temperature)

2. Macinarli in una polvere fine

3. Mettere la polvere ottenuta in immersione per almeno 7 giorni in un’ampolla piena d’alcool

4. Portare ad ebollizione la quantità di liquido necessario per una pozione (circa due bicchieri) con all’interno un cucchiaio di zucchero e continuare a cuocere a fuoco lento fino a quando la sostanza non avrà acquisito la consistenza della melassa, per eliminare gli effetti dell’alcool.

5. Aggiungere 20 gocce di tintura madre di passiflora unite a 10 gocce di veleno d’api per aiutare l’organismo a sostenere gli effetti della pozione.

6. Lasciare raffreddare il composto ottenuto e filtrarlo con un colino

7. Mescolare con una tazza contenente dell’infuso di betulla.

8. Cuocere un’ultima volta, fino a quando il composto non si sarà diluito completamente all’interno dell’infuso.

Equipaggiamenti e Abilità

Regolamento on game

  • Farai dei Grandi Precetti della Fede, di quanto scritto dall’Unica Chiesa del Signore Luminoso, le tue regole di vita. Infrangere anche solo uno dei precetti è una condanna a morte.
  • Rispetterai ed obbedirai al volere dei tuoi superiori.
  • Presterai soccorso ad ogni fedele ovunque egli avrà bisogno.
  • Non rinnegherai il nome di Jeddah né mai quanto stabilito dai Grandi Precetti.
  • Non darai tregua e quartiere ai nemici della fede.
  • Ogni singolo momento della tua vita deve essere dedicato al compimento della Sacra Missione.
Regolamento